La battaglia delle Forche Caudine, uno degli scontri tra Sanniti e Romani più noti e al tempo stesso quello circondato da più dubbi sul sito del suo svolgimento. Nei secoli vari studiosi hanno provato a individuare il luogo dell'agguato partendo dall'unica fonte storica che è la descrizione che ne fa Tito Livio nella sua "Ab Urbe condita", Filippo Cluverio nel XVII secolo, Olstenio, Memsen,
Lo storico tedesco Heinrich Nissen, in epoche dove ancora l'archeologia non aveva fatto le scoperte note oggi. Tra l'abitato di Sant'Agata dè Goti ed il Taburno fu scoperta un'ampia necropoli sannita.
I ritrovamenti hanno consentito di riconoscere in quella zona, quasi all'imboccatura della gola dell'Isclero, la roccaforte sannita di Saticula, oggi è chiara la locazione di Caudium, tra Bonea e Montesarchio.
Oggi che abbiamo più conoscenze del passato non ci sono studiosi, se non appassionati, come me, che si interessano all'argomento. Senza voler indicare un luogo, possiamo estrapolare dal racconto di Livio alcune indicazioni che sommate alle attuali conoscenze ci possono aiutare.
Livio dice che i Sanniti si sono appostati nei pressi di Caudium, quindi anche il luogo della seconda chiusura della gola doveva trovarsi poco lontano da Caudium. Sempre Livio dice che furono inviati dei pastori per farsi catturare dai Romani accampati a Calatia, attuale Maddaloni, e raccontare che i Sanniti si erano tutti recati a Lucera.
Le tre maggiori città Caudine erano: Caudium, Saticula e Tulisium (oggi San Salvatore Telesino).
È pensabile che tra questi luoghi esistessero dei collegamenti, tratturi o sentieri percorribili anche da carri. Il concetto di città Sannita era diverso da quella Romana, esse non erano chiuse da mura e per lo più erano tende, mentre Saticula viene descritta con mura e porte di accesso. Probabilmente era una roccaforte militare, anche perché si trovava al centro tra le due più importanti Valli Caudine. Quindi è ipotizzabile che i Romani, trovandola deserta, caddero nell'inganno.
A dire sempre di Livio, Caio Ponzio Telesino convocò l'anziano padre, Erennio, prima inviando due volte un messaggero, poi facendolo portare sul luogo con un carro e poi riaccompagnare. Questo conferma l'esistenza di una strada percorribile con carri tra Tulisium, dove viveva Erennio e il luogo della battaglia, nei pressi di Caudium. Questo dice Tito Livio...non io.
Scritto da Ugolino del Trentuno
Grazie
RispondiElimina