Il traforo del Partenio torna, di prepotenza, al centro della discussione politica. Il Presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi, continua la lenta ed inesorabile marcia verso la realizzazione di un progetto che potrebbe spaccare la già frastagliata Valle Caudina in traforisti e antitraforisti. Per il momento sui canali sociali c'è un'indifferenza sostanziale sulla tematica. Appena 419 persone hanno messo "Mi piace" alla pagina Facebook tappa traforo e solo 321 utenti si sono espressi favorevolmente ai lavori di potenziamento stradale, necessario per uno sviluppo dell'intera area. Cifre, però, che non possono essere prese in considerazione, al momento, perché irrisorie.
Lo Schiaffo 321 fa il punto della situazione, in un momento di apparente tranquillità e dopo lunghi silenzi interrotti.
Il C.I.N.T.M.P.
A Gennaio del 2020 era nato ad Avellino un sedicente Comitato Irpino No Traforo Monte Partenio (CINTMP). La fantomatica sigla in opposizione alla mastodontica opera, in realtà, non ha mai preso forma, pur sfidando Biancardi in un pubblico confronto. La loro pagina sociale, creata il 9 febbraio 2020, è ferma a 158 sostenitori, perlopiù, appartenenti alla mille salse della Sinistra extraparlamentare ecocomunista. In prima fila troviamo il Partito Comunista dei lavoratori, il Partito della Rifondazione Comunista, l'Associazione “SI Può”, il coordinamento Giovani Comunisti/e, il Movimento difesa del cittadino, il Coordinamento No Triv, il Comitato No eolico selvaggio, l’associazione La Piazzetta, il Comitato Salviamo la Valle del Sabato e gli sportivi di Irpinia Trekking.
Due mesi dopo il CINTMP aveva ideato un'altra assemblea pubblica presso l'ex Stalingrado Caudina, ossia San Martino, la storica oasi rossa in una terra essenzialmente Scudocrociata.
L'emergenza Covid-19, però, ha spazzato via la neonata opposizione a Biancardi.
Presso la Sala Unicef gli/le ecokomunist* il 6 marzo 2020 avrebbero avuto la ghiotta occasione per fare qualche passo avanti, conquistando un po' di visibilità e aprendo le danze delle discussioni tra pro e contro, magari allargando la rete proprio in Valle Caudina, la zona direttamente interessata dalla spinosa questione.
Invece, il CINTMP ha incassato solo una tiratina d'orecchie da parte de Il Caudino, tra l'altro schierato palesemente contro il traforo. La testata di Piazza Trescine ha duramente criticato questa prima uscita del CINTMP per l'inspiegabile assenza di attivisti Caudini di Cervinara, Rotondi e Paolisi.
Colpa della disinformazione o semplice disinteresse?
Tra gli invitati al convegno fantasma, organizzato dai fantasmi rossi, troviamo Luigi Pedoto dell'associazione La Piazzetta, molto vicino a Sinistra Italiana, Roberto Montefusco coordinatore provinciale di Sinistra Irpina e Antonio Della Pia, segretario provinciale di Rifondazione Comunista. Sarebbero dovuti intervenire anche l'onorevole airolano Pasquale Maglione del Movimento 5 Stelle, i portatori di Fasce Tricolori di San Martino, Cervinara, Pannarano, Roccabascerana e Rotondi, nell'ordine Pasquale Pisano, Filuccio Tangredi, Enzo Pacca, Roberto Del Grosso e l'allora presidente in carica della Città Caudina, Antonio Russo.
Sfumato anche l'atteso intervento di Erminio Petecca, ex vicesindaco di San Martino, noto estimatore d'arte contemporanea, ora presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino. Proprio l'attivissimo architetto fu tra i primi a contrastare l'idea del traforo e a contestare la scelta dei tecnici.
Queste le linee guida del movimento, nato sotto la cattiva stella rossoverde:
«Il Comitato Irpino No Traforo del Monte Partenio ha l'obiettivo - si legge nel comunicato ufficiale diramato dal direttivo - di dare un contributo positivo allo sviluppo socio/economico del territorio. L'avversità al progetto avanzato dal Presidente della Provincia Biancardi, non parte da un pregiudizio ideologico ma, da una serie di valutazioni tecniche, ambientali ed economiche che suggeriscono molta cautela. Lo storico problema del collegamento tra la Valle Caudina con il resto della provincia è reale, occorrono soluzioni concrete e utili, evitando la cantierizzazione di interventi invasivi. Esistono opere incompiute come l'asse attrezzato San Martino Valle Caudina - Pianodardine che, dopo trentacinque anni e notevoli risorse economiche investite sono ferme al secondo lotto su quattro previsti».
«Tale arteria risolverebbe l'isolamento della Valle Caudina rispetto alla bassa Irpina e con le maggiori vie di collegamento regionali. Un serio studio, inoltre, andrebbe fatto riguardo all'adeguamento della Via Appia e al potenziamento della tratta ferroviaria Benevento - Napoli, con il raddoppio del binario. L'aspetto ambientale non è secondario, il promontorio che dovrebbe ospitare il traforo rientra nel Parco del Partenio; area tutelata soggetta a una serie di vincoli ambientali, con forti caratteristiche sismiche, gravi dissesti idrogeologici e fonte di uno dei più importanti bacini idrografici del meridione».
Una delle ultime apparizioni del Komitato risale al Maggio 2020. Quasi un anno di silenzio che pesa sulla crescita della rete ecokomunista che accusava Biancardi di elusione del confronto democratico. L'ecologia comunista - per definizione - è una corrente ideologica che applica ai problemi di carattere ambientalista gli strumenti dell'analisi marxista. In genere i movimenti eco-marxisti intendono il capitalismo come causa della degradazione ambientale, dell'eccessivo sfruttamento della natura e quindi dell'impoverimento dei territori. Al pari del capitalismo, figurano come cause l'imperialismo e la globalizzazione e viene proposta una lotta con metodi non-violenti.
Il C.L.N.T.
Maggio 2020 ha visto la nascita del Comitato Locale No Traforo, un'altra fazione contro l'irriducibile Biancardi. Il Coordinamento di zona scese in campo con un lungo articolo diretto e sarcastico scritto da Giovanni Mauriello, membro del CLNT del Partenio. L'ex Presidente del Circolo di Alleanza Nazionale di San Martino Valle Caudina, in passato era in lista per il Partito di Gianfranco Fini proprio alle elezioni per il Consiglio della Provincia di Avellino. Il CLNT a differenza del CINTMP appare tendenzialmente spostato verso destra. Per ora si registra l'appoggio dell'associazione ambientalista Terra Mia di Cervinara, anche quest'ultima contraria all'iniziativa definita uno sfregio.
«Neanche l’epidemia ha fermato il “superman della politica nostrana” più conosciuto come Domenico Biancardi per la progettazione del traforo del Partenio - tuonò Mauriello del CLNT sulle colonne digitali de Il Caudino».
«Nonostante il freno imposto dalle amministrazioni di Cervinara e Rotondi, che rimandarono il tutto ai consigli comunali, il supereroe Presidente della Provincia di Avellino, nonché sindaco di Avella e presidente della comunità montana, ha deciso di continuare il suo viaggio nel paese delle meraviglie approvando il documento complessivo di fattibilità del tunnel (in particolare l’analisi dell’alternativa A) per un costo pari a 149.000.000 euro».
«In un momento storico così drammatico e con il mondo che sta precipitando in una crisi economica senza precedenti, il presidente si permette di snobbare i caudini e di procedere allo sperpero di denaro pubblico
(tra l’altro prelevati dal quarto lotto della strada a scorrimento veloce) tramite un documento che è stato spacchettato in quattro consulenze con affidamento diretto e che ha creato anche malumori nell’ordine provinciale degli architetti, il quale, tramite il suo presidente Erminio Petecca, ha minacciato di portare il fascicolo della progettazione davanti all’autorità nazionale anticorruzione; ovviamente gli incarichi sono stati affidati a studi della sua zona o ubicati fuori regione (evidentemente il nostro superman reputa i professionisti caudini degli incapaci)».
PRO TRAF
I giovani Capitalisti sanniti, con in testa Biagio Mataluni, presidente dei Giovani di Confindustria Benevento, si sono schierati a favore della galleria che unirebbe il Mandamento con Caudium. L'industriale Mataluni ha spedito una lettera alla Ministra Mara Carfagna di Forza Italia. L'ex presidente dell'A.C. Montesarchio 1950 ha illustrato all'affascinante titolare del Dicastero per il Sud le urgenze da annotare sull'agenda politica.
"Ovviamente mi sono concentrato sulle aree interne - spiega Biagio Flavio Mataluni ad Ottopagine - su ciò che quotidianamente non solo noi imprenditori, ma noi cittadini viviamo. Proprio oggi l'Istat analizza come la crisi covid rischia di acuire le distanze tra nord e sud, col tessuto produttivo del Mezzogiorno giudicato 'ad altissimo rischio'. E' chiaro che in un contesto del genere la priorità assoluta siano le infrastrutture: l'assenza di collegamenti veloci ed efficienti ha contribuito a creare quelle distanze che oggi si acuiscono, perciò occorre intervenire subito. Ma anche in questo campo bisogna essere molto attenti: ne va del futuro dei nostri territori, dei nostri figli, perciò sbagliare non si può.
Il Capitalista Caudino, presidente dei Giovani di Confindustria di Benevento, ha menzionato anche la sua Valle nella nota: "Non bisogna dimenticare però - evidenzia il punto di riferimento degli industriali sanniti 2.0 - che uno sviluppo improntato solamente su queste direttive taglierebbe fuori la Valle Caudina: un'area importantissima dal punto di vista industriale, commerciale e turistico. Non si può correre il rischio di uno sviluppo che premia un territorio e ne penalizza un altro.
E' cruciale che il passaggio della tratta ferroviaria Valle Caudina a Rfi sia un primo step dell'ammodernamento della linea e soprattutto della possibilità di agganciare l'alta velocità, ma anche per il trasporto su gomma è importante sbloccare l'impasse attuale che vede l'Appia unico collegamento dai tempi dell'impero Romano. Realizzare il raccordo veloce Benevento – Caserta, realizzare il traforo del Partenio e completare finalmente la Fondo Valle Isclero devono essere punti sull'agenda di politica e istituzioni di pari importanza di Alta Velocità e Raddoppio della Telesina".
Riflessioni
Lo Schiaffo 321 è radicalmente contrario al traforo e invita tutta l'Unione dei Comuni Caudini a prendere una posizione chiara in merito. Lanciamo un'idea: il Partenio No Traf, un punto d'informazione fuori dal coro, un'arena culturale dove analizzare e discutere del problema, aperta a tutti i cervelli vivi, oltre le etichette e i meri tentativi di appropriamento indebito di problematiche comunitarie per fini elettorali e/o propagandistici.
Vi terremo aggiornate e aggiornati.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
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