I temi affrontati sono tanti e non campati per aria. Si passa dalla necessità di spazi per le assemblee alla richiesta di uno sportello d'ascolto, attivo fino a qualche anno fa, passando per la sicurezza della comunità educante, fino ad arrivare alle riflessioni sulla Didattica alternata, rete wi-fi e sui Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento, che il movimento studentesco reputa inutili vista la scarsa attinenza ai vari percorsi di studio. Lo schiaffo rifilato dalle nuove generazioni alle istituzioni nazionali e locali potrebbe essere utile per colmare le lacune messe in evidenza. Ora si attende una risposta da parte del Consiglio d'Istituto che sarà eletto giovedì 29 ottobre.
Il Comunicato
Il giorno 23 Ottobre 2020, noi studenti di secondo grado dell’I. O. Francesco de Sanctis abbiamo fatto sentire la nostra voce aderendo all’attivazione nazionale riguardante i vari argomenti e punti focali del nuovo modo di percepire la scuola nel periodo di emergenza, valorizzando i nostri diritti di studenti. Essendo in situazione di emergenza, la scuola si trova a non poter effettuare la didattica in presenza, di conseguenza, l’idea di noi alunni è stata quella di aderire allo sciopero virtualmente, non solo non presentandoci alla lezione del giorno, ma soprattutto riuscendo ad organizzare un animato dibattito con i rappresentanti di ogni classe e indirizzo al fine di captare le richieste di tutti e ad ascoltare i punti di vista diversi di ogni studente.
Le motivazioni
Lo sciopero trattava diverse argomentazioni riguardanti la situazione attuale all’interno delle scuole italiane nella situazione emergente in cui ci troviamo. I problemi affrontati toccano anomalie e discrepanze riguardanti la sicurezza, il nuovo decreto emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PTCO) e la disorganizzazione nei trasporti e mezzi pubblici (altamente legato alla scuola) da cui scaturisce l’aumento dei contagi.
In videochiamata, noi ragazzi, abbiamo affrontato punto per punto, ogni singola tematica, citata precedentemente, cercando di trovare una soluzione comune ed esprimendo il nostro parere per la risoluzione di ciò.
Mezzi Pubblici
Inizialmente è stato trattato il grave problema dei mezzi pubblici, a cui fortunatamente noi alunni dell’Istituto cervinarese siamo esonerati dato che nessuno usufruisce del servizio, anche a causa della sua totale assenza, ma abbiamo sentito il dovere solidale, in quanto studenti ITALIANI, di affrontare il tema per proporre iniziative adatte al risolvimento; i ragazzi hanno suggerito: aumentare le corse, o addirittura la quantità dei mezzi messi a disposizione per raggiungere le scuole, o ancora aumentare il controllo all’intero di essi, affinché vengano rispettate quelle che sono le norme anti-contagio già presenti.
Didattica alternata
Secondo argomento affrontato, è il distanziamento nelle singole aule, risultato non sempre presente all’interno dell’istituto, data anche la mancanza di strutture o la poca organizzazione di quelle presenti, quindi i ragazzi hanno proposto una didattica alternata dove la classe si scinde in modo da seguire le lezioni a casa e in presenza a scuola. Da ciò scaturisce un ennesimo problema che è quello dell’assenza di strumenti di connessione internet all’interno dell’istituto per permettere, sia al professore di connettersi con gli alunni collegati da casa, sia agli alunni stessi, di avere la possibilità di partecipare alle lezioni non usufruendo di spese proprie, bensì offerte dalla scuola. Quindi la richiesta, a gran voce, è quella di sfruttare fondi scolastici per l’installazione di un wi-fi d’istituto, accessibile ad ogni studente e insegnante.
Sanificazione
Ulteriore argomento affrontato riguardava il decreto emanato dal Presidente del Consiglio, nel quale si cita una didattica pomeridiana, per far fronte al problema dell’assembramento all’interno delle aule; gli studenti, si sono posti in contrapposizione a questa idea, dato che, semplicemente, si potrebbe ridurre il quantitativo di giornate in presenza per effettuare una sanificazione periodica settimanale all’interno di ogni istituto, aggiungendo un’ora in più al giorno di lezione, e restando a casa un giorno per rendere possibile la sanificazione.
Evitare assembramenti
Inoltre, avendo bisogno di più spazio, e quindi più luoghi, anche esterni all’edificio scolastico, per evitare aree di assembramento, gli alunni hanno proposto l’apertura e bonifica di luoghi e spazi nel quale, anche all’ingresso mattutino, dove molto facilmente si genera caos e affollamento, possono sostare in tranquillità in attesa del suono della campanella; anche semplicemente un miglior utilizzo del parcheggio antistante la scuola.
Sportello d'ascolto
Nella videochiamata, gli stessi ragazzi, hanno sentito il bisogno di dialogare anche su argomenti, lontani dalla situazione di emergenza causata dal Covid-19, come la presenza di uno sportello di ascolto composto da un'equipe di professionisti, disposti ad aiutare ogni singolo alunno o ogni classe, in problemi anche lontani dalla situazione scolastica, ma che potrebbero rendere lo studente, in sé, più tranquillo davanti alle problematiche adolescenziali. I ragazzi, a riguardo, hanno proposto anche attività di classe, per aiutare un intero nucleo di ragazzi alla socializzazione comune.
Argomento, affrontato, non solo nella giornata odierna dello sciopero, ma battaglia persistente da anni , è quella riguardante i PTCO (ex alternanza scuola-lavoro), che dovrebbero consistere in percorsi d’orientamento e ingresso nel mondo del lavoro, ma che in molti casi non vengono organizzati in base al tipo di studio che l’alunno ha scelto, quindi risultano inutili alla formazione o all’informazione di quest’ultimo.
Spazi studenteschi
Uno dei temi, ugualmente importante, citato, è il bisogno di luoghi da utilizzare per le riunioni, come assemblee d’Istituto, dove si può sostare, oltre che con le giuste precauzioni, anche con la possibilità di rendere la partecipazione più attiva, utilizzando anche luoghi non per forza appartenenti all’edificio scolastico.
Situazione delicata
Gli alunni, inoltre, hanno richiesto apprensione da parte degli insegnanti, perché in una situazione così delicata, un ragazzo non è capace di riuscire a sostenere la realtà come si presenta, e si ritiene debole rispetto ad una situazione di normalità, che non stiamo vivendo, magari invogliando l’alunno in attività didattiche svolte in maniera alternativa al fine di svolgere gli argomenti, senza renderli complessi.
Scuola senza alunni
Infine, abbiamo concluso il video-dibattito, parlando dell’importanza che ogni studente ha all’interno della scuola, di quanto sia necessario e influente la voce dell’alunno per rendere migliore una scuola e salvaguardarne ogni diritto e dovere perché d’altronde una scuola senza alunni non può nemmeno esser definita tale.
Comunicato scritto dalle studentesse e dagli studenti dell'I.O. De Sanctis di Cervinara
Potete inviare il Vostro comunicato stampa al seguente indirizzo di posta elettronica:
In copertina una vignetta di apparsa sul Fatto Quotidiano.
Le altre immagini sono tratte dalla rete.
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