L'azione liberale - Progetto "I Caudini"
capitolo Settimo
Dopo il 1848 le agitazioni continuarono a sussistere in tutto il Regno, anche se in maniera molto sfumata rispetto agli agli anni precedenti. Stroncata in parte l'organizzazione dei liberali della setta "Unità Italiana", fu necessario intensificare l'azione organizzativa ed in Valle Caudina vennero costituiti due circoli a Montesarchio (queste notizie le apprendiamo sempre dal saggio di V. Cioffi) che continuò così a essere il centro dell'azione liberale caudina. I due circoli di Montesarchio erano presieduti rispettivamente uno da Giuseppe Maria De Ferraris e l'altro da Nicola Palomba e Giorgio Hetzel. L'attività settaria si diffuse rapidamente in tutti i paesi della Valle: cinquanta elementi furono affiliati da Simone Damiano a S. Giovanni di Ceppaloni, Giovanni Corcione ne reclutò quaranta a S. Martino Valle Caudina, Giovanni Pacca trenta a Pannarano.
Ma i sogni di riscatto durarono ben poco: qualche mese dopo furono arrestati e imprigionati a Napoli il vecchio Giuseppe Maria De Ferraris, Nicola Palomba e Giorgio Hetzel contro i quali si andò istruendo il cosiddetto "Processo di Montesarchio" che coinvolse altri imputati della Valle Caudina. Possiamo, in definitiva, affermare che gli avvenimenti del 1848-49 palesarono anche nei centri caudini il giustapporsi di una insurrezione liberale, volta alla conquista della Costituzione e dei diritti civili e politici, e di sommosse nelle campagne miranti ad assicurare alle masse rurali una più equa distribuzione delle terre e dei fondamentali mezzi di sostentamento.
L'affermazione, anche se temporanea, della reazione monarchica impedì il combinarsi dialettico di questi due momenti. Il processo contro gli esponenti liberali della Valle Caudina per i fatti del '48 si concluse nel 1851. Furono condannati oltre al sacerdote di Moiano Felice Barilla, Nicola Nisco, Carlo Poerio ben sessantanove cittadini caudini tra i quali vanno ricordati: Francesco ed Achille De Nicolais, Simone e Ferdinando Finelli, Onofrio Verna e Francesco Piccolo di Cervinara; Giovanni Russo, Angelo Canfora e Cosimo Viscione di Pannarano; Giovanni Coscione di Montesarchio e Saverio Vitagliano di S. Martino Valle Caudina.
Nonostante le condanne del "Processo di Montesarchio" negli anni successivi le speranze caudine di rinnovamento politico non morirono del tutto. L'azione dei liberali della Valle rimaneva ancora attiva al punto che l'Intendente di Avellino dovette intensificare l'azione repressiva nei centri più importanti come Cervinara, Montesarchio e S. Martino Valle Caudina. Nel 1857 questa fierezza e spirito indomito dei liberali caudini portò alla decisione da parte del "Comitato Napoletano" ad affidare l'organizzazione dei centri e comitati provinciali anche ad alcuni membri attivi ed esperti del nostro comprensorio, al fine di promuovere una sempre più vasta opera di penetrazione politica e di propaganda.
A Montesarchio, infatti, venne ordito un complotto per far evadere i condannati politici reclusi nel castello locale; vi parteciparono Vincenzo D'Ambrosio, Carlo De Simone, Stanislao Pignataro e il sindaco di Paolisi Marco Bifani. Un'altra cospirazione fu denunciata l'anno successivo, organizzata questa volta dall'ex Intendente Paolo Emilio Imbriani, dal barone Francesco Del Balzo e dall'arciprete Serafino Soldi di S. Martino Valle Caudina.
Al termine dell'Impresa dei Mille, l'avvenuta costituzione di un potere unitario, ma lontano tanto geograficamente quanto idealmente dalla problematica rurale, acuì maggiormente i termini conflittuali in atto nella società meridionale. Alla perdurante ed inevasa domanda di soddisfazione dei bisogni fondamentali che la classe contadina elevava, seguì una risposta più violenta e drammatica delle stesse agitazioni contadine
...e fu una novella recrudescenza del brigantaggio.
Approfondimenti di storia locale sviluppati dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Classico di Cervinara (Istituto d'Istruzione Superiore Statale "Luigi Einaudi") - Anno Scolastico 2000-2001 - coordinati dal dott. Enzo Cioffi del Dipartimento di discipline storiche dell'Università di Napoli "Federico II" nell'ambito del progetto "I Caudini" finanziato dal Fondo Sociale Europeo. Tratto da Senza Filtro.
Hanno partecipato le seguenti studentesse e studenti del Liceo-Ginnasio "Luigi Einaudi":
Serena Abate, Mario Amatiello, Vita Bizzarro, Myriam Campese, Angela Casale, Mario Casale, Maria De Dona, Anna De Toma, Marianna Florimo, Antonella Fuccio, Livia Giordano, Manuela Marro, Elena Merola, Antonio Monetti, Tamara Miranda, Pasquale Mainolfi, Augusta Pirozzi, Esterina Perrotta, Daniela Tagliaferri e Saveria Taddeo.
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