sabato 10 ottobre 2020

GOLPE CAUDINO, cronaca degli ultimi avvenimenti-


La Nuova Caudium è in coma profondo. L'Unione dei Comuni Caudini non è all'altezza di fronteggiare una situazione delicata come questa che stiamo vivendo a causa del Covid-19. 
Eppure, la convocazione della giunta unitaria, ad opera del Sindaco Roberto Del Grosso, lasciava ben sperare. L'intera popolazione della Valle Caudina aspettava l'esito di un incontro molto delicato ed importante, fondamentale per poter coordinare i servizi alla luce dei focolai divampati sul territorio Caudino. Invece, la riunione è saltata nel peggiore dei modi possibili e le conseguenze potrebbero essere devastanti. 

Abbiamo raggiunto telefonicamente Roberto Del Grosso, il Primo Cittadino dell'Unione dei Comuni della Valle Caudina per capire, dal diretto interessato, la dinamica dei fatti. Il quadro che è emerso è a dir poco grottesco. Il Sindaco di Montesarchio, Franco Damiano, ha avuto un imprevisto ed era impegnato dalle Forze dell'Ordine ed ha posticipato per la seconda volta l'incontro che come ordine del giorno aveva solo ed esclusivamente il punto sulla situazione legata alla difficile gestione del CoronavirusPurtroppo, invece di concordare con il Presidente in carica l'eventuale nuova data, il Sindaco di Montesarchio ha preferito inviare un semplice messaggio di posta elettronica agli invitati. 
Qualcuno l'aveva letto, altri no e si sono presentati all'appuntamento. Insomma,  un vero e proprio golpe Caudino, figlio della superficialità e del pressapochismo. 

La reazione di Roberto Del Grosso non si è fatta attendere. Il primo cittadino di Roccabascerana, amareggiato ed incazzato, era pronto per dare una svolta in chiave positiva e costruttiva.  


L'emergenza legata alla diffusione del Covid -19 sembrava essere un brutto ricordo per tutti o quasi. Il peggio sembrava passato e la campagna elettorale aveva messo in secondo piano il problema. 
Tutti a guardarsi le punte dei piedi. 
Tuttavia, in questo frangente i contagi stanno crescendo ovunque e la situazione resta tesa in aree metropolitane come la nostra Valle Caudina. L'omogeneità del territorio è l'esatto opposto della (dis)Unione Caudina. La necessità di un coordinamento era vitale per il futuro della Nuova Caudium, che ha toccato un punto di non ritorno per un progetto impostato male e finito peggio.

Nel momento meno adatto, con un minimo di preavviso, freddo e burocratico, è saltata la riunione convocata dal Roberto Del Grosso. L'appuntamento era dettato dal suo buonsenso civico ed era l'epilogo positivo dopo gli appelli della Comunità Militante Caudina 321 e del Movimento 5 Stelle della Valle Caudina. A quanto pare, però, sono saltate tutte le gerarchie istituzionali e il grande avvenimento contro il Covid -19 si è rivelato un buco nell'acqua stagnante
Eppure, la sede della riunione era stata concordata da Del Grosso e Damiano, quest'ultimo entusiasta per la nomina,del Comandante dei Vigili, Serafino Mauriello, di San Martino Valle Caudina. 
In pratica l'ordine del giorno aveva solo un punto all'attenzione dei Sindaci della Nuova Caudium: Covid-19

Questa volta, a poche ore prima dell'inizio, accade l'incredibile rinvio. Qualcuno da Montesarchio manda un messaggio di posta elettronica che annuncia l'ennesimo slittamento della delicata riunione. 

Purtroppo, la situazione ha superato qualsiasi livello d'improvvisazione allo stato puro. Il Sindaco Del Grosso, pronto a protocollare le dimissioni dalla spinosa carica, si è ritrovato a combattere con la superficialità degli addetti ai lavori o presunti tali. Alla fine qualche Primo Cittadino si era presentato perché non informato, altri sono restati a casa abbastanza delusi e con una sensazione di sterilità politica acuta. Se non ora, quando? 

La Valle Caudina deve essere unita dal punto di vista amministrativo per poter garantire qualche servizio sociale, in questo caso sanitario, a tutte le Caudine e a tutti Caudini.



Al momento non si registrano prese di posizione ufficiali da parte di esponenti istituzionali. A' tarantella tutta in salsa Caudina finirà in una bolla di sapone mediatica o potrebbe innescarsi l'effetto domino delle dimissioni a catena?
L'unica reazione politica è la nota stampa dell'Onorevole Pasquale Maglione:.

«Apprendo con forte rammarico la notizia secondo cui il neo presidente della Città Caudina, Roberto Del Grosso, voglia chiederne lo scioglimento. Se ciò dovesse avvenire, ci troveremmo di fronte a un grande fallimento della politica locale che ancora una volta, ignorando le potenzialità insiste in un progetto che avrebbe solo ricadute positive in termini di servizi offerti ai cittadini, ha dimostrato di non saper guardare al futuro in un’ottica comunitaria. Con l’Unione dei Comuni, la Valle Caudina diventerebbe un soggetto istituzionale più ampio e quindi con maggiore peso politico all’interno di una provincia caratterizzata da tanti piccoli comuni.
Mi auguro che quella del presidente in carica sia solo una provocazione volta a sollecitare le coscienze degli amministratori caudini e per ritrovare, infine, quello spirito di collaborazione necessario a far decollare il progetto. Non credo nelle rese e quindi affinché tutti i sindaci ritrovino l’entusiasmo e il coraggio per affrontare le sfide dell’Unione, rilancio sul tavolo alcuni temi verso i quali un’azione congiunta di tutti i comuni della Valle Caudina potrebbe essere determinante: come il passaggio alla Rfi della tratta ferroviaria Napoli-Cancello, iniziativa su cui più volte ho sollecitato l’azione dei sindaci dell’Unione anche in virtù del tavolo aperto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’attuazione definitiva del decreto 41 che ha permesso di tenere aperto l’ospedale di Sant’Agata de’Goti e il completamento della fondo valle Isclero, fino al nosocomio.
La nota dell'esponente del Movimento 5 Stelle è chiara:
E’ necessario dare prova di responsabilità politica e di coraggio, dimostrando che anche in un’area delimitata dell’entroterra campano si possono portare avanti progetti e obiettivi ambiziosi, in un’ottica che non deve essere sempre e solo localistica, ma di respiro europeo».



Non è la conclusione dell'Unione. Assolutamente, no. A nostro avviso, lo scenario che appare probabile vede Del Grosso dimissionario solo dalla carica di Presidente. Parlare di scioglimento non è esatto. In ogni caso è da apprezzare la reazione del direttore Roberto, combattivo Sindaco Caudino, che per il bene della Città Caudina e del suo futuro è pronto a sacrificarsi dimettendosi subito, ma proponendo anche dei radicali cambiamenti all'ossatura dello statuto dell'Unione. Bisogna mettere a nudo tutti gli scheletri negli armadi di questo pasticcio destinato, altrimenti, all'autodistruzione. 
Le conclusioni, ahi noi, sono facili ed evidenti. Serve uno scossone per dare nuova linfa a questo ente con troppi anti alle spalle e all'interno. 
Così com'è non va bene, sia per i tempi ristretti della durata del mandato, sia per le microfratture interne che non giovano all'unità amministrativa, civica, sociale e soprattutto politica. 
Il Futuro è lontano, anni luce dall'odierno modus operandi, capace di incassare diffidenza e lamentele dalle piazze, reali e virtuali. Etichettato, tra l'altro e a sfregio, come ente inutile. Questo la dice lunga sulla concezione popolare di Città Caudina che aleggia in ogni singola cittadina.
 
Care Caudine e cari Caudini c'è la profonda necessità di una sana riflessione da parte di tutti, stampa locale e provinciale comprese.



Invitiamo, ufficialmente, le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 a proporre idee e soluzioni per la Rinascita della Città Caudina.. Lanciamo un appello a tutte le Pro Loco della Valle Caudina 
(San Martino, Cervinara,  Montesarchio, Airola, Forchia, Pannarano, Rotondi, Bucciano, Moiano, 
Roccabascerana, Arpaia e Paolisi) 
affinché possano dar vita ad una cinghia di trasmissione culturale sul territorio Caudino, fatta di
Cultura libertaria, Socializzazione reale, Storie & Tradizioni dei luoghi natii con particolare attenzione agli Emigranti in ogni angolo del Mondo da oltre due secoli.

Per fare fronte a questa situazione di emergenza sanitaria, ad esempio, sarebbe interessante vedere all'opera anche un super coordinamento attivo tra i Nuclei della Protezione Civile di tutta la Valle Caudina ed oltre. Una piccola grande fusione del volontariato dal basso, mille braccia direttamente impiegate capillarmente dai Sindaci in carica e dalla Giunta Caudina. 
La vera rivoluzione potrebbe essere la scelta diretta della Giunta, ma questa è fantapolitica. 
In Valle si distingue solo il Rotary Club Valle Caudina che ha iniziato a donare mascherine alla Nuova Caudium fregandosene delle polemiche.
Come andrà a finire questo Golpe Caudino?Arriveranno le dimissioni di Del Grosso sul tavolo di Damiano?Ci sarà una Giunta in diretta Caudina?E' un'utopia una Valle Caudina da oltre cinquantamila abitanti?Quali sono i veri problemi che i Sindaci devono affrontare per salvare il salvabile?Che ruolo può giocare la stampa della Nuova Caudium? 

 Chi vuole rispondere e contribuire può contattarci  al seguente indirizzo di posta elettronica:

caudiumpatrianostra@gmail.com oppure su Twitter @SchiaffoLo





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