martedì 6 ottobre 2020

ANALISI GOLIARDICA DELLE REGIONALI 2020 - ROTONDI


L'analisi del voto in Valle Caudina, in chiave ironica o, come ha suggerito una nostra cara lettrice, tragicomica è un semplice resoconto sulle preferenze assegnate nelle ultime Elezioni Regionali in Campania. Certo, la vittoria senza se e senza ma di Vincenzo De Luca non ha meravigliato nessuno, anzi è la netta conferma che la scelta sia del Centro Destra sia del Movimento 5 Stelle di ricandidare Stefano Caldoro e Valeria Ciarambino ha favorito un carrarmato elettorale come O'Sceriff 'e Saliern.

Il Centro Sinistra conquista il 64,81% delle crocette, migliorando il risultato di cinque anni fa (61,28).  Il Partito Democratico vola al 28,66% guadagnando oltre ventidue punti di percentuale rispetto allo striminzito 6,28 del 31 maggio 2015. Nel 2019 il PD rotondese con 342 (22,6%) preferenze era la seconda forza dopo i sorprendenti Grillini (26,2%).

La morte dei vecchi partiti è ormai evidente e nessuno storce il naso, nemmeno analizzando l'incredibile risultato dell'Unione di Centro, in campo con tanto di Scudo Crociato di democristiana memoria. Come può un partito perdere novecento (900) voti? I Neodemocristiani, infatti, hanno incassato tredici voti pari allo 0,92%! E' sotto gli occhi di tutti. La politica dei partiti e degli irriducibili è morta e sepolta. In cinque anni perdere tutti quei voti è un'impresa da maglia nera della storia delle elezioni democratiche.

I politici 2.0 sembrano gli atleti delle Olimpiadi. Si vedono spuntare, nell'indifferenza generale, e l'unico obiettivo è conquistare la medaglia d'oro con il seggio in Regione. In caso contrario, vengono assorbiti dal nulla e tornano a fare altro. La politica dell'apparenza regna e il territorio soffre. Occasioni perdute e velleità pari a zero di farsi "notare" a Napoli e/o Avellino.

O'Ciucc 'e fuoc

Nel paese del Ciuccio di fuoco la Fiamma Tricolore di Fratelli d'Italia continua a crescere, inesorabilmente. Le sostenitrici ed i sostenitori di Giorgia Meloni sono partiti da zero, sulle rovine del Popolo delle Libertà che aveva assorbito, in tutto e per tutto, i reduci di Alleanza Nazionale. La Destra a Rotondi è ripartita dai miseri trentadue voti di cinque anni fa (1,83%) fino a superare la soglia del 5 %  nonostante la furia elettorale di Vincenzo De Luca e la sfida interna con Matteo Salvini

I Sovranisti della Lega Salvini Premier erano addirittura la seconda forza partitica della cittadina guidata dal Sindaco Antonio Russo. I 315 voti padani del 28 maggio 2019 (20,8%) si sono esattamente dimezzati visto il 10,33% di quest'ultima tornata elettorale.

Torna al 10% del 2015 il Movimento 5 Stelle, ridimensionato da una pessima linea nazionale. Le Stelle cadenti, dopo aver toccato la vetta alle Europee, grazie ai quasi quattrocento voti (26,2%), sono tornate con i piedi per terra e con prospettive abbastanza nebulose per il futuro, pur con centocinquantasei devoti (11,04%) pronti a cambiare anche il nome del Santuario della Madonna della Stella in Santissima Vergine Pentastellata

Il Partito Comunista Italiano, forte dello 0,97% delle penultime elezioni paga la spaccatura alle Regionali. Gli amanti di Carletto Marx e Ernesto "Che" Guevara sono quasi un ricordo da queste parti. Il Guerrillero Heroico li avrebbe mandati nella giungla boliviana a contare le zanzare. Potere al Popolo e Terra non raggiungono nemmeno dieci voti (7+2) e ammainano per siempre la bandiera rossa con stella, falce ed il martello.



I risultati

Scritto da Rotondese Quadrato

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