lunedì 12 ottobre 2020

ANALISI GOLIARDICA DELLE REGIONALI 2020 - FORCHIA

L'Onorevole Giorgia Meloni dovrebbe venire a piedi da Roma a Forchia per festeggiare un risultato politico simbolico. La Fiamma Tricolore di Fratelli d'Italia ha toccato uno storico 38,37% con duecentoquarantanove preferenze finali. Cinque anni fa, invece, la Destra della Meloni partì con un solo voto (0,20%). Senza ombra di dubbio il 5,2% delle Europee lascia qualche dubbio sulla reale entità della forza sovranista che ha puntato tutto sul Sindaco Domenico Matera, capace di rivoluzionare gli assetti nel Sannio Tricolore. Fratelli d'Italia sul versante Irpino ha raccolto un misero 3,91 provinciale, mentre a Benevento ha superato le diecimila preferenze (10.665) pari al 9,00% a testimonianza che se la scelta del candidato è collegata al territorio i risultati non si fanno attendere. Il difficile resta creare una realtà capillare ed organizzata come Alleanza Nazionale o il Movimento Sociale Italiano. La sfida è aperta anche all'interno della colazione di CentroDestra. Il Nuovo Centro Destra in soli cinque anni è evaporato insieme al 42,91%. dei consensi.


Sonoro schiaffo per la Lega di Matteo Salvini che passa dal 24,3% (2019) ad un incredibile 1,69% pari a undici voti. I leghisti hanno perso quasi duecento crocette in appena un anno. 

Esce ridimensionato, ma ancora in piedi, il Movimento 5 Stelle. Passata la sbornia delle Europee con un bulgaro 46,8%, i Grillini di Forchia raccolgono un discreto 18,18% che di fatto mantiene unita, almeno, la base movimentista Pentastellata.

Esce vittorioso il candidato Governatore, Stefano Caldoro (42,38%), contro un CentroSinistra messo davvero male e che nemmeno Super De Luca riesce a ringalluzzire. Da queste parti Italia Viva di Matteo Renzi incassa una sonora bocciatura: zero voti, così come i Democratici e Progressisti, Giuseppe Cirillo detto Dr Seduction e Sergio Angrisano.

Sussulto del Partito Socialista Italiano che passa dallo 0,0% allo 0,31 con due croci vergate sul Garofano Rosso. In crisi il Partito Democratico che perde ben undici punti. Si passa dal 21.56 del 2015 ad un indecifrabile 12,17%. I Piddini sono in lieve crescita rispetto al 7,7% della tornata elettorale europea. I NeoComunisti resistono, per modo di dire, con Potere al Popolo (0,77) e Terra (0,15%), ma sono in caduta libera rispetto alle passate Europee. Pensando a La Sinistra (1,0%) e al Partito Comunista (1,0%) vengono i brividi, tipici delle temperature siberiane di Staliniana memoria.

 



I risultati

Scritto da Ciliegia Nera


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