lunedì 17 luglio 2017

VIDEO | TUTTO BRUCIA



TUTTO BRUCIA

Caudium - La Valle Caudina avvolta dalle fiamme devastanti ha scosso l’artista Caudino Mosk, che proprio durante uno dei tanti incendi, ha scelto la musica hip-hop per esprimere la propria rabbia. 
E’ scritto di getto il duro messaggio che, tramite le rime dell’ex Manzharda, potrebbe scardinare le porte dell’indifferenza, soprattutto fra le frange giovanili. 
Fino ad oggi, però, le visualizzazioni sono circa ottocento, poche per l’ottimo brano TUTTO BRUCIA. 
Vi invitiamo ad ascoltarlo e diffonderlo, prima di leggere il pezzo:



Lo Schiaffo 321 ha intervistato l’autore, il giovane Fabio Moscatiello alias Mosk, uno dei fondatori della Manzharda Crew, oggi produttore di se stesso e di giovani promesse della zona. 
Non è la prima volta che gli artisti, leggermente americanizzati, affrontano argomenti seri. La morte dei pesci della MK ebbe una grande diffusione sul territorio e divenne anche colonna sonora per un video denuncia. La canzone scese in piazza nelle manifestazioni a difesa dell'ambiente (2012/13). Una voce Caudina fuori dal coro, oggi come ieri.






d- La musica Caudina che denuncia il degrado. L'inferno degli ultimi giorni ha scaldato le anime degli artisti locali?
r- È stata la somma di tutte le notizie ricevute, del danno ambientale che è stato causato, oltre allo schifo che traspare nel fine di questi avvenimenti, quali lo stanziamento di fondi per discariche e depositi "magicamente" andati in fumo per cause "naturali di surriscaldamento". La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'incendio appiccato dietro casa mia, che ha distrutto una cabina elettrica e creato condizioni respiratorie insopportabili. Chiuso in camera, senza energia elettrica, in un afosa sera di luglio, senza aria condizionata e con l'impossibilità di aprire il balcone per paura di respirare gomma e legna arsa, mi ha dato la spinta per prendere carta e penna e buttare giù questi pensieri che puoi ascoltare nel brano. Ho voluto, nel mio piccolo, e nel mio modo, dare voce e musicalità al disagio che stiamo vivendo per colpa di "qualcuno".

d- Le responsabilità potrebbero ricadere, come cenere, sulla testa di tutti. A partire dalla sterile opposizione che c'è contro le ingiustizie. Svolte a breve o chiacchiere perenni?
r-Tutto è già stato deciso, la politica è solo la facciata di un progetto più grosso. Ma non per questo non portiamo avanti ciò che crediamo sia giusto per lo sviluppo ed il mantenimento della nostra cara terra.

d- Vedremo la luce o vivremo di abbagli?
r- (sorride)…sempre e solo abbagli. La luce la possiamo trovare solo in noi stessi, lavorando sul nostro percepire e rispondere a ciò che ci circonda. Però, dal piccolo possono sempre nascere grandi cose, dipende quante generazioni future abbracceranno un’ideologia coerente con il presupposto di cambiare il sistema. Purtroppo, una vita non basta per ergere qualcosa di giusto, è qui che ci hanno fregato. Ma ovviamente giornali che hanno quote di azioni in banche che hanno bisogno di questi pretesti per prestare soldi "nuovi" al sistema e finanziare uno scempio, non andranno mai contro gli interessi dei "loro datori di lavoro".

d- Ehi tu...no non mi dire che non vedi fiamme grosse quanto il cielo. La stampa nazionale addu’ vere e addu’ ceca?
r- È questo il problema che riscontriamo quando giriamo e vediamo interi monti che ardono, ma intanto le grandi testate sono impegnate a parlare di altro e tutto tace finché resta solo cenere.
Questo è un altro grande problema della società odierna, data la grande velocità di fruizione di notizie che abbiamo attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, le persone tendono a dimenticare.
Ciò che è accaduto dopo un paio di giorni, attratte dalla valanga di informazioni che ogni giorno ci arrivano attraverso questi canali che poi tanto "liberi" non sono.


#LoSchiaffo321


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