LO_SCHIAFFO_321/3.0
TRE (3)
Care lettrici e cari lettori de Lo Schiaffo 321,
annunciamo la ripresa delle pubblicazioni in rete della
nostra cinghia di trasmissione culturale.
Prende forma la terza fase del progetto editoriale
aperiodico, targato Cmc321.
Osiamo definirla la trepuntozero, come sinonimo di evoluzione.
E’ l’ennesimo passo a difesa dell’informazione libera da
paraocchi, alternativa al Regime del Nulla e sprezzante del conformismo
consumista. Le precedenti uscite de Lo Schiaffo321 sono state in antitesi tra
di loro. La prima tappa fu caratterizzata da uno stile eretico, poetico e
irriverente.
La seconda approfondì il discorso prettamente territoriale,
storico e Caudinista.
Vi proponiamo la sintesi delle antitesi.
Questa fase, avrà una scadenza ben precisa: 9 settembre 2017.
Sceglieremo l’8 settembre quale strada intraprendere e tireremo le somme in quel giorno infausto.
Lo Schiaffo 321, care lettrici e cari lettori, si rimbocca
le maniche e scalda la punta della penna.
PUNTO (esclamativo)
Dal 321 dopo Cristo ad oggi, Caudium è imprigionata nelle
pagine ingiallite di una storia lontana e avvolta nella nube tossica del disinteresse.
Le leggendarie Forche Caudine sono un ricordo frammentato, un punto sfocato
che si perde nella notte dei tempi. L’unica vera alternativa allo sfascismo
imperante sarebbe potuta essere l’Unione dei Comuni della Valle Caudina.
Le basi
burocratiche vacillano, manca un movimento unitario a sostegno dell’Idea
Caudium, la Regione, le Provincie, le Comunità montane del Partenio e del
Taburno si sovrappongono.
Le scuole fanno ben poco e nel concreto si perdono le
tracce delle assemblee unioniste, spesso disertate e sempre lontane dalla cittadinanza.
Caudium? Qualche delibera e nulla più. (fredda cronaca)
La redazione de Il Caudino a marzo parlò di un importante punto
di non ritorno e sprizzava entusiasmo per una tanto attesa svolta.
Oltre ai
buoni auspici della testata di Piazza Trescine, non ci sono segnali di vita o
prospettive interessanti. Non esiste nemmeno un sito autonomo per questa benedetta entità
intercomunale.
Quel poco che veniva pubblicato sulla pagina del Comune di
Montesarchio non è accessibile. ( qui la pagina morta )
Errore fatale si legge in una scritta in
inglese che annuncia la chiusura temporanea di uno spazio vitale per la Nuova
Caudium.
Il castello di carte protocollate è crollato nel silenzio assordante
dei Caudini.
L’intera classe politica dell’intera Valle Caudina è ancora schiacciata
dal peso dei rispettivi capoluoghi o centri di potere.
La Valle Caudina deve costruirsi il ruolo di cerniera tra
Irpinia e Sannio.
Per anni i politici della vecchia scuola hanno puntato l’attenzione
sui cambi di provincia, sostenendo la tesi, poi smentita, di una possibile unione
sotto un’unica provincia, sia essa Avellino o Benevento.
Errore fatale, anche questo in conto alla nuova generazione.
La natura del territorio è omogenea, non sulle carte, calate
dall’alto e protocollate anni fa per ostacolarne l’unità amministrativa e
politica.
Allora, invece di continuare a dividere, perché non uniamo
le forze di Caudium, del Sannio e dell’Irpinia, visto che le suddette aree hanno
bacini d’utenza enormi e organici ai territori?!
Il campanilismo lasciamolo allo stadio e le divisioni dei
partiti e delle federazioni al passato remoto.
Ogni buon cittadino Caudino non può assistere allo sfascio unionista
senza reagire e proporre valide alternative. Le corde vocali della nostra Voce sono a disposizione di tutti/e, senza distinzione di sesso, razza, religione, scelte alimentari, squadra
di calcio, sindacato e gusti musicali.
Avete posato i vostri occhi su di una cinghia di
trasmissione culturale libertaria, scevra da macigni del passato e affamata di
futuro, futurismo e (pro)positività.
ZERO (0)
Zero come le chiacchiere che servono. Chi ostacola la
rinascita di Caudium e la crescita di una Città unica non può passarla liscia,
almeno dal clamore mediatico.
La logica ci porta a riflettere ed essere saggi per
tracciare un percorso economico, progettuale, unitario e non utopico. L’Idea non deve scomparire nel nulla più assoluto o limitarsi ad apparire sulle castagne
sotto forma di bollino con disegnata un'anonima ape.
Chi di voi ha visto il famoso logo ideato presentato a marzo?
In rete non siamo riusciti a trovarlo e per mostrarvelo
utilizziamo le immagini di UserTv.
L’autogestione del territorio e l’autodeterminazione
del Popolo potrebbero rivelarsi valide proposte unioniste, ma chi le dovrebbe
portare avanti?
I Sindaci pensano prima ai rispettivi comuni, tanto da
delegare la loro presenza per le future iniziative ai vicesindaci e affini. Le
associazioni sociali, ricreative e culturali sono divise in una galassia
enorme, senza spina dorsale. Nemmeno quelle animaliste sono unite. Gli
emigranti si mangiano le mani, continuano a crescere numericamente e tagliano
la corda.
Emblematica la vergognosa situazione della Benevento Napoli via Valle Caudina. Le
prospettive a breve termine sono difficili. Solo un’analisi oculata può
sbrogliare la matassa.
Le romantiche rotaie della linea Benevento/Napoli sono
entrate di diritto nell’olimpo delle peggiori tratte coperte da treni, sia a
vapore che elettrici. Quelli a gasolio sono troppo retrò, anche se reggono il confronto. Le Istituzioni dell’intera
Valle assistono in silenzio e/o guardano altrove?
Scarica barile?
Il
classico politico locale è eunuco, non per sua volontà o incapacità.
Il vento è cambiato. Ora è aria condizionata per il potere.
L’afa asfissiante è destinata al sub proletariato, senza
prole, senza coscienza di classe e senza Patria.
Prima c’erano le piazze, adesso le tastiere e/o i telefonini.
La comunicazione è cambiata. La malapolitica, no.
Serve una svolta degna dello spirito guerriero e non
guerrafondaio dei nostri avi.
I Caudini.
NUOVA CAUDIUM O MORTE!
(segnatevelo da qualche parte)
#LoSchiaffo321
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