lunedì 10 luglio 2017

NUOVA CAUDIUM O MORTE!



LO_SCHIAFFO_321/3.0
TRE (3)
Care lettrici e cari lettori de Lo Schiaffo 321,
annunciamo la ripresa delle pubblicazioni in rete della nostra cinghia di trasmissione culturale.
Prende forma la terza fase del progetto editoriale aperiodico, targato Cmc321. 
Osiamo definirla la trepuntozero, come sinonimo di evoluzione.
E’ l’ennesimo passo a difesa dell’informazione libera da paraocchi, alternativa al Regime del Nulla e sprezzante del conformismo consumista. Le precedenti uscite de Lo Schiaffo321 sono state in antitesi tra di loro. La prima tappa fu caratterizzata da uno stile eretico, poetico e irriverente.
La seconda approfondì il discorso prettamente territoriale, storico e Caudinista.
Vi proponiamo la sintesi delle antitesi.
Questa fase, avrà una scadenza ben precisa: 9 settembre 2017.
Sceglieremo l’8 settembre quale strada intraprendere e tireremo le somme in quel giorno infausto.
Lo Schiaffo 321, care lettrici e cari lettori, si rimbocca le maniche e scalda la punta della penna.


PUNTO (esclamativo)
Dal 321 dopo Cristo ad oggi, Caudium è imprigionata nelle pagine ingiallite di una storia lontana e avvolta nella nube tossica del disinteresse. Le leggendarie Forche Caudine sono un ricordo frammentato, un punto sfocato che si perde nella notte dei tempi. L’unica vera alternativa allo sfascismo imperante sarebbe potuta essere l’Unione dei Comuni della Valle Caudina. 
Le basi burocratiche vacillano, manca un movimento unitario a sostegno dell’Idea Caudium, la Regione, le Provincie, le Comunità montane del Partenio e del Taburno si sovrappongono. 
Le scuole fanno ben poco e nel concreto si perdono le tracce delle assemblee unioniste, spesso disertate e sempre lontane dalla cittadinanza.

Caudium? Qualche delibera e nulla più. (fredda cronaca)

La redazione de Il Caudino a marzo parlò di un importante punto di non ritorno e sprizzava entusiasmo per una tanto attesa svolta. 
Oltre ai buoni auspici della testata di Piazza Trescine, non ci sono segnali di vita o prospettive interessanti. Non esiste nemmeno un sito autonomo per questa benedetta entità intercomunale.
Quel poco che veniva pubblicato sulla pagina del Comune di Montesarchio non è accessibile. ( qui la pagina morta )



Errore fatale si legge in una scritta in inglese che annuncia la chiusura temporanea di uno spazio vitale per la Nuova Caudium. 
Il castello di carte protocollate è crollato nel silenzio assordante dei Caudini.
L’intera classe politica dell’intera Valle Caudina è ancora schiacciata dal peso dei rispettivi capoluoghi o centri di potere.
La Valle Caudina deve costruirsi il ruolo di cerniera tra Irpinia e Sannio. 
Per anni i politici della vecchia scuola hanno puntato l’attenzione sui cambi di provincia, sostenendo la tesi, poi smentita, di una possibile unione sotto un’unica provincia, sia essa Avellino o Benevento.
Errore fatale, anche questo in conto alla nuova generazione.

La natura del territorio è omogenea, non sulle carte, calate dall’alto e protocollate anni fa per ostacolarne l’unità amministrativa e politica.

Allora, invece di continuare a dividere, perché non uniamo le forze di Caudium, del Sannio e dell’Irpinia, visto che le suddette aree hanno bacini d’utenza enormi e organici ai territori?!

Il campanilismo lasciamolo allo stadio e le divisioni dei partiti e delle federazioni al passato remoto.
Ogni buon cittadino Caudino non può assistere allo sfascio unionista senza reagire e proporre valide alternative. Le corde vocali della nostra Voce sono a disposizione di tutti/e, senza distinzione di sesso, razza, religione, scelte alimentari, squadra di calcio, sindacato e gusti musicali.

Avete posato i vostri occhi su di una cinghia di trasmissione culturale libertaria, scevra da macigni del passato e affamata di futuro, futurismo e (pro)positività.


ZERO (0)
Zero come le chiacchiere che servono. Chi ostacola la rinascita di Caudium e la crescita di una Città unica non può passarla liscia, almeno dal clamore mediatico.
La logica ci porta a riflettere ed essere saggi per tracciare un percorso economico, progettuale, unitario e non utopico. L’Idea non deve scomparire nel nulla più assoluto o limitarsi ad apparire sulle castagne sotto forma di bollino con disegnata un'anonima ape.
Chi di voi ha visto il famoso logo ideato presentato a marzo?
In rete non siamo riusciti a trovarlo e per mostrarvelo utilizziamo le immagini di UserTv.
L’autogestione del territorio e l’autodeterminazione del Popolo potrebbero rivelarsi valide proposte unioniste, ma chi le dovrebbe portare avanti?
I Sindaci pensano prima ai rispettivi comuni, tanto da delegare la loro presenza per le future iniziative ai vicesindaci e affini. Le associazioni sociali, ricreative e culturali sono divise in una galassia enorme, senza spina dorsale. Nemmeno quelle animaliste sono unite. Gli emigranti si mangiano le mani, continuano a crescere numericamente e tagliano la corda.

Emblematica la vergognosa situazione della Benevento Napoli via Valle Caudina. Le prospettive a breve termine sono difficili. Solo un’analisi oculata può sbrogliare la matassa. 
Le romantiche rotaie della linea Benevento/Napoli sono entrate di diritto nell’olimpo delle peggiori tratte coperte da treni, sia a vapore che elettrici. Quelli a gasolio sono troppo retrò, anche se reggono il confronto. Le Istituzioni dell’intera Valle assistono in silenzio e/o guardano altrove? 
Scarica barile?
Il classico politico locale è eunuco, non per sua volontà o incapacità.
Il vento è cambiato. Ora è aria condizionata per il potere.
L’afa asfissiante è destinata al sub proletariato, senza prole, senza coscienza di classe e senza Patria.
Prima c’erano le piazze, adesso le tastiere e/o i telefonini. 
La comunicazione è cambiata. La malapolitica, no. 
Serve una svolta degna dello spirito guerriero e non guerrafondaio dei nostri avi.
I Caudini.
NUOVA CAUDIUM O MORTE!

(segnatevelo da qualche parte)

#LoSchiaffo321

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