Intervista_321/ Angelo Vaccariello (Il Caudino.it)
Lo Schiaffo 321 ha deciso di coinvolgere la stampa Caudina
in un’inchiesta sulle reali condizioni dell’Unione dei Comuni. Gli organi di
informazione stanno cercando di sostenere l’iniziativa, ma gli scarsi risultati
stanno distruggendo le basi di un progetto che si è trasformato in un buco nell’acqua
di proporzioni bibliche. Solo con un’analisi approfondita e diretta, ovviamente
aperta a trecentosessanta gradi, possiamo contribuire allo sviluppo del
territorio.
Ringraziamo Angelo Vaccariello, scrittore e giornalista de
Il Caudino. Angioletto rompe il ghiaccio con decisione, senza tentennamenti.
Seguiranno altre interviste sul
tema, con la precisa volontà di
allargare il Fronte pro Caudium a tutti/e i Caudini e le Caudine di buona volontà.
Buona lettura.
r-Nessuno stato. L’Unione si è arenata nelle chiacchiere.
d- La vostra testata è particolarmente sensibile alla
tematica. Cosa o chi manca per spiccare il volo?
r- Una coscienza civica che costringa i politici ad
accordarsi e a non pensare solo al proprio “particolare”.
d- Questa falsa partenza a cosa è dovuta? Provincia, Regione
e Comunità Montane che ruolo giocano?
r- L’Unione era partita lancia in resta. Poi ognuno ha
scelto di riprendere la propria strada perché qualche telefonata da Avellino e
Benevento è arrivata e dunque i “nostri” sono stati richiamati all’ordine.
d- L’ultimo appuntamento Unionista è stato un lampo nel buio
oppure Caudium può ancora risorgere?
r-Io credo che questa stasi abbia complicato la situazione.
La gente ora è sfiduciata anche nei confronti dell’Unione dei Comuni. Perché
dare fiducia ad un ente che ha toppato cosi clamorosamente?
d- Il Sindaco unico, con un unico consiglio comunale e tante
circoscrizioni per controllare il territorio dell’intera Valle Caudina. Pura
follia o logica conseguenza degli eventi?
r- Sarebbe una logica conseguenza degli eventi visto che da
Roma i contributi vengono continuamente tagliati e l’Unione Europea premia solo
chi presenta progetti in cooperazione. Ma non sarà questa generazione a
realizzarla. Speriamo in chi verrà dopo.
d- Qual è il ruolo dell’informazione Caudina in questo mondo
rivoluzionato dalla tecnologia? Può incidere sulla mentalità dei cittadini e
dare linfa vitale all’unione popolare oppure l’azione è vanificata da altri
fattori?
r- Il Caudino ci ha provato: ha sostenuto il progetto con
entusiasmo cercando di creare una base per la discussione. L’attuale Unione,
però, si è chiusa nelle proprie stanze e anziché agevolare un confronto a 360
gradi, ha lasciato cadere la cosa.
d- Questione logo. Il disegno scelto non è attinente alla
storia di Caudium e alle tradizioni locali. In molti si sono lamentati e in
troppi (artisti) non hanno partecipato al bando. Quale passaggio è saltato?
r- Perché mettere a bando il logo? E poi, scusate, un logo
si paga 500 euro? Io avrei fatto un sondaggio tra i cittadini caudini offrendo
loro alternative. Quell’alveare è inguardabile. Abbiamo le forche, i monti, il
Castello di Montesarchio. A che serve un alveare?
d- L’assenza di un punto di riferimento in rete, dove
attingere notizie ufficiali, come viene digerito dalla stampa locale? C’è
qualcuno che rema contro o è solo l’iniziale difficoltà di stabilire le
gerarchie e le priorità per assicurare un’accessibilità agli atti (fino ad ora
era in un angolino del sito del comune di Montesarchio ndr)?
r- Manca un punto di riferimento web perché non ci sono
contenuti da condividere. Il Comune di Montesarchio pubblica le delibere sul
proprio albo pretorio, cosi come prevede lo statuto dell’Unione. Il sito però
dovrebbe esistere. Ma su questo nebbia assoluta. L’unico riferimento per la
stampa è il presidente di turno. Per il resto, buio totale.
d- Cosa significa essere Caudini nel 2017 e sognare la Nuova
Caudium?
r-I Caudini nel 2017 non esistono ancora. Esistono
cervinaresi, sammartinesi, airolani ma il cittadino caudino non esiste. Ecco:
su questo dovremmo lavorare molto ma veramente tanto a partire dalle scuole.
Infine, carta bianca per saluti, schiaffi, pernacchie, appelli
di vario genere e forche Caudine…
Fino a quando le scuole non decideranno di diffondere una
coscienza caudina, noi non faremo altro che parlarci addosso.
#LoSchiaffo321
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