NESSUN STUPORE
Nessun stupore per l’ennesimo reperto archeologico che
spunta dalla terra Caudina. Non è l’inizio e non sarà nemmeno la fine di queste
scoperte che danno lustro alla nostra storia e lanciano un messaggio chiaro e
diretto: CAUDIUM PUO’ E DEVE RISORGERE.
I tombaroli infami sono sempre pronti a saccheggiare la
storia di Caudium e a svenderla per pochi spiccioli, mentre i politicanti sono bravi solo a tagliare i nastri tricolori alle inaugurazioni.
Sono
anni che va avanti questo traffico d’opere d’arte e le mete preferite sono
sempre gli Stati Uniti d’America e il Regno Unito. La Svizzera in questo gioco
è il fulcro dello smercio d’arte trafugata, dati alla mano. Infatti, il Cratere
di Assteas venne ritrovato proprio al Museo Getty di Malibù, dopo essere
passato per la patria degli orologi, del cioccolato e delle banche.
I
responsabili del ricco museo a stelle e strisce sono tutti sotto inchiesta per gli
“strani” acquisti di opere provenienti soprattutto da Grecia e Italia.
Caudium è un bocconcino molto appetibile da questo punto di
vista. La Popolazione Caudina è inconsapevole delle ricchezze nascoste tra le
fognature. Regna la superficialità.
Lo sviluppo di questa magico territorio
ricco di storia e tradizioni potrebbe essere legato all’investimento economico di
extracomunitari.
Non i profughi che stanno facendo capolino da queste parti, ma
i professori dell’Università di Harvard. La notizia due anni fa ebbe risalto
nazionale. ma venne etichettata come ottimo messaggio per la campagna elettorale montesarchiese dell'allora sindaco Izzo.
Lo Zio Sam dopo aver aiutato la Val di Noto in Sicilia
vorrebbe, quindi, mettere le sue unghie affilate sull'amata Caudium. I dubbi su questa
notizia sono tanti, ma ciò non toglie che la remota possibilità di un
interessamento diretto degli extracomuntari di Harvard lascia spazio a
riflessioni.
L'Italia l'hanno già occupata militarmente e culturalmente settanta anni fa, tuttavia per completare l'opera ora si dedicano agli scavi archeologici della colonia Italya.
Siamo una colonia e come tale ci trattano. Invece di acquistarli sul mercato nero, stavolta verranno qui camuffati da ricercatori per portare oltreoceano frammenti di una storia che non appartiene a quelle gente. Caudium era in contatto con Atene quando la civiltà era sconosciuta in gran parte del mondo e gli Stati Uniti erano popolati dalle prime tribù di Indiani, in seguito sterminati dai profughi europei.
Da Harvard non è arrivato ancora nessuno e lo Stato Italiano
arranca senza fondi per la riscoperta dell’infinita mole di reperti che possono
davvero cambiare il futuro della Nuova Caudium.
L’Unione dei Comuni Caudini è
chiamata al difficile compito di tutela di una passato che francamente
non ci stupisce più, ma ci fa incazzare.
Progettiamo concretamente il percorso
di sviluppo e non lasciamoci sfuggire questa occasione irripetibile e buona
anche per bonificare eventuali discariche nascoste e nocive per la salute.
Dobbiamo ringraziare il fato di radice ellenica, non il destino
che può essere guidato dall’essere umano. Il
fato, invece, indica l'essere sottoposti a una necessità che non si conosce,
che appare casuale e che pure invece guida il susseguirsi degli eventi secondo
un ordine non modificabile.
Scritto da Caudium Patria Nostra
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