AVANTI POTO!
Strappare in malo modo, con accuse infondate e infamanti, la
racchetta dalle mani di un campione del tennis internazionale era uno smacco che doveva essere
cancellato e così è stato. Potito Starace è stato assolto dalla Corte Federale
d’Appello che ha ribaltato la sentenza di radiazione dalla FIT per presunti illeciti sportivi.
E’ bastato rileggere con attenzione le carte della difesa per smontare le
accuse basate sulle classiche voci di corridoio. Quella racchetta, lasciata fuori dal campo di gioco per rabbia, ora è libera di tornare. E’ stata una parentesi vissuta
dal campione Caudino con umiltà e consapevolezza della propria innocenza, ma
con l'incubo di macchiare l'onore di una carriera conquistata con litri di sudore
e la tanta passione.
La partita più dura del suo cammino sportivo, a nostro giudizio,
era proprio questa, contro gli organi federali che frettolosamente l'avevano cancellato dal Tennis italiano. Poto ha schiacciato le accuse e
con il sorriso di sempre tornerà in campo per disputare la sua ultima stagione da
professionista. Sarà un anno “saporito” per gli amanti del tennis.
Cervinara non ha mai voltato le spalle all’atleta
Cervinarese che ha dato lustro alla cittadina in ogni angolo del mondo, dall'Australia fino agli Stati Uniti d'America. Ha difeso i colori della Nazionale ed ha macinato vittorie e successi in trent'anni di carriera, degni di
un epilogo diverso.
I suoi tifosi resteranno nella storia del tennis, uno sport
che non è abituato a masse spettatori rumorosi e goliardici come i
Cervinaresi. Una passione innata per Poto che non ha conosciuto limiti.
Come
dimenticare, tra i tanti episodi, quello che rischiava di costare caro a Potito.
A Napoli, dopo l’ennesima vittoria, il pubblico festante si
accalcò sulla gradinata che franò proprio sulle gambe del tennista. Infortunio post gara tra lo
stupore generale e l’incredulità dei presenti.
Fiumi d’inchiostro e tanti servizi televisivi, tra cui Striscia la Notizia, per un sostegno troppo caloroso, unico in questo ambiente che segue il gioco in religioso silenzio.
Nessuno potrà cancellare nemmeno l'eco del boato dei venti tifosi impazziti di gioia dopo le vittorie in Francia nel prestigioso Roland Garros di Parigi.
Poto scatena(va) l’entusiasmo
verso una disciplina seguita sì , ma non dalle masse.
La redazione de Lo Schiaffo 321 saluta il ritorno del
campione che con una racchetta in mano ha fatto sognare tantissima gente e
abbraccia tutta la Famiglia Starace, in particolare Francesco, il fratello.
La sua sacrosanta sete di giustizia è stata soddisfatta.
I
suoi occhi hanno sempre guardato Poto come un maestro di vita, senza mai
dubitare neanche per un attimo della sua innocenza. Ultra convinto della totale estraneità al marcio delle
scommesse, ora anche lui è tornato a sorridere e noi ne siamo entusiasti.
Non ci resta che aspettare il suo ritorno, magari in un
PalaCaudium gremito e festante in ogni ordine di posto.
Alè Poto, facci sognare ancora e prendi a racchettate ci ha
osato infangare la tua immensa storia di sportivo. Continua a giocare e a
vincere, non solo sulla terra rossa, ma soprattutto nella vita di tutti i
giorni.
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