CARNE DI BUFALA
La stampa ha scoperto che il consumo eccessivo di certi tipi
di carni trattate non fa bene.
Un fatto che si sapeva dalla notte dei tempi.
Ma
in quei tempi non ci stava il bombardamento del web che ha trasformato questa
notizia in una scoperta eccezionale da diffondere ad ogni costo altrimenti non
si arriva a stasera. Per cinque giorni, centinaia di siti italiani, hanno creato i
titoli più allarmistici possibile su questa notizia, stravolgendo l'ovvietà
contenuta nella fonte originaria.
Poi sono partiti i social network con la creazione
delle due solite fazioni di tifo. Ancora altri articoli sulla diffusione
dell'allarme. Da ieri, gli stessi siti che hanno lanciato il grido di pericolo
imminente, pubblicano articoli molto più rassicuranti e mettono in risalto che
la ricerca alla fine non ha aggiunto nulla di nuovo.
Altri siti osano con le 10
cose che devi sapere che sono l'ovvio nell'ovvio. A conti fatti dopo 7 giorni
di rottura di palle siamo alla situazione di partenza, tranne un bel po' di
pubblicità che i siti hanno monetizzato con il sistema delle pageviews.
Il web
è malato, da dentro.
Scritto da Enzo U.L.
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