mercoledì 23 settembre 2015

VOLONTARIATO CRITICATO




LE SENTINELLE

Le Sentinelle della Torre a Montesarchio danno uno schiaffo morale a tutte le polemiche che hanno travolto l’entusiasmo del combattivo gruppo di volontariato. In città il loro lavoro al servizio della comunità è ben visto e sono tanti i messaggi di solidarietà che, forse, spingerà questo manipolo di cittadini attivi a continuare su questa nobile strada. Abbiamo chiesto chiarimenti a Ciro Siciliano, uno degli attivisti, che ha risposto a nome di tutto il gruppo. Le Sentinelle ora aspettano la decisione del Sindaco Franco Damiano sul futuro della Torre, specialmente dopo il grande successo di quest’anno. 
Lo Schiaffo 321 si complimenta per il lavoro svolto dalle Sentinelle e per il loro amore disinteressato dimostrato verso la Terra Caudina.
Buona lettura:






d- Il volontariato a difesa della Torre di Montesarchio è sotto attacco. Polemiche e voci false. Puoi spiegare alle lettrici e ai lettori de Lo Schiaffo321 cosa sta succedendo nella cittadina Caudina?
r- Il volontariato nella nostra città Caudina non è stato quasi mai apprezzato a pieno. Anzi, la figura del volontario è sempre attaccata. Nessuno fa niente a cambio di niente (soldi). Le Sentinelle della Torre sono un gruppo di ragazzi, molti ancora minorenni, coadiuvati da un paio di persone maggiorenni. Le Sentinelle hanno preso a cuore la causa Torre di Montesarchio, ecco tutto. Prima la gestione e della Torre durante la presenza del Vaso di Assteas era stata affidata alle tre associazioni più solide presenti sul territorio: Forum dei Giovani, Pro loco e Misericordia di Montesarchio, che hanno garantito l'apertura dell’antico carcere Borbonico e fatto da guida ai tanti visitatori arrivati a Montesarchio. 
Dopo un mese esatto queste associazioni hanno dovuto lasciare per il subentrare di altri impegni che le stesse avevano e per evitare che la Torre venisse di nuovo chiusa avemmo un incontro con il Sindaco Damiano, il quale ci chiese se potevamo continuare per evitare che la Torre venisse chiusa di nuovo, dopo l’attesa per la riapertura durata addirittura 31 anni.

b- Il volontariato è stato accusato di aver percepito una somma pari a 1000 euro, cosa però smentita. Come nasce questa voce?
r- L'accusa che sia le associazioni ed i volontari avrebbero percepito dei soldi per garantire questo servizio era partita dal presidente di un’associazione di volontariato presente qui in zona, il quale tramite un articolo accusava il Comune per una delibera, datata 3 settembre 2015, che avrebbe stanziato 1500 euro da dare alle associazioni che avevano garantito il servizio.  La cosa non è vera, perché i soldi stanziati erano 1250 euro, non 1500 ed erano stati versati per pagare il fitto delle due casette in legno presenti nel piazzale antistante la Torre. I volontari le hanno utilizzate sia come punto d’informazione sia come piccolo punto di ristoro dove venivano date bottigliette d'acqua durante il caldo torrido dei mesi estivi.

d- L'enorme flusso di turisti per le varie mostre d'arte che ha ospitato l'ex carcere borbonico non hanno fatto smuovere chi di dovere per assicurare i servizi di ospitalità?
r- Il Sindaco Damiano, in primis, e la dottoressa Dello Iacovo hanno interpellato spesso chi di competenza, ossia la Soprintendenza e il Polo museale di Napoli per cercare di prolungare l'orario di apertura della Torre stessa. I ripetuti appelli, però, spesso sono caduti nel vuoto e le telefonate erano inutili. Solo Damiano e Dello Iacovo si sono impegnati con noi a pulire la zona antistante la Torre ed i sentieri per poter accedere all’antico carcere a piedi direttamente da Piazza Umberto I. Alla Soprintendenza avevamo chiesto di fare qualche evento serale affinché la Torre fosse visitabile anche di sera, ma ci hanno detto sempre di no perché la Torre è gestita dal Polo museale di Napoli. 
Nonostante la presenza di circa 12 mila visitatori passati a Montesarchio, in poco più di 4 mesi, siamo riusciti ad ottenere ben poco.

d- Infine, come vedi il futuro del volontariato all’ombra della Torre?
r- Io credo tanto nel volontariato e come me ci crede tanto il gruppo di ragazzi con i quali ho collaborato affinché questa meravigliosa Torre non rimanesse chiusa. Le accuse che ci sono state rivolte, in effetti, ci hanno fatto molto male, soprattutto perché nessun volontario ha percepito un euro, anzi vi dirò di più: qualcuno di noi adulti ci ha rimesso anche qualcosa di tasca propria. Noi ci abbiamo sempre creduto e continueremo a credere. Io ho fatto parte per 6 anni della Misericordia di Montesarchio, ma purtroppo per impegni di lavoro e personali ho dovuto lasciare anche se a malincuore. Da come potete ben vedere basta poco, le persone giuste, la voglia di fare, nessun interesse né politico, né economico ed ognuno di noi può fare la sua piccola parte. Montesarchio deve rinascere e non può morire per delle stupide dicerie.

Caro Schiaffo321, vorrei però che non citassi solo me, ma tutte "Le Sentinelle della Torre". Siamo un gruppo molto unito anche in questo e se continueremo sarà solo per i tanti messaggi che abbiamo avuto da tante persone di Montesarchio. Abbiamo ripulito la Torre e la quantità di rifiuti asportata è stata enorme. Il nostro grazie va al Comune e anche alla So.ge.si, la ditta che raccoglie l’immondizia. La rimozione é stata a carico del Comune e noi abbiamo dovuto differenziare tutto e vi dico che abbiamo trovato di tutto. Questa azione è stata fatta dai pochi volontari che hanno utilizzato il ricavato delle offerte lasciate dai turisti per attrezzarsi con tutti i dispositivi necessari alla protezione individuale, guanti, occhiali, mascherine e benzina per i decespugliatori.


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