ENZO DE LUCIA
Enzo De Lucia, giovane impegnato in prima linea sul fronte
culturale e ricreativo in Valle Caudina, ha concesso un’intervista a Lo Schiaffo 321 senza
peli sulla lingua né paraocchi. Dopo una lunga militanza a sinistra è passato, anima
e corpo, con la Pro Loco Angelo Renna di Cervinara ed è stato tra i cervelli
che hanno partorito l’interessante CervinArte, l’evento che ha spopolato in
estate.
Nell’intervista si spazia dal futuro della manifestazione alle
riflessioni ideologiche sulla Caudium di sinistra, passando per le polemiche
sterili con il Movimento Bene Comune, fino all’analisi sulla trasversalità
politica e non solo.
Buona lettura.
d- Cervinarte ha chiuso i battenti, ma l’eco dell’ottima
manifestazione culturale c’è ancora nell’aria. Vincenzo De Lucia, giovane
fotografo ed attivista dell’Angelo Renna ha dedicato tanto tempo al progetto-
Soddisfatto del lavoro svolto?
r- Pienamente soddisfatto, tutto è funzionato al meglio.
Colgo l’occasione per ringraziare il presidente Alessandro Carofano, e tutto il
direttivo della Pro Loco “A. Renna”, che lo scorso anno mi hanno coinvolto
attivamente in questo progetto affidandomi la sezione Fotografia e poi arrivare
a questa edizione in cui ho affiancato Alessandro nella direzione del Festival.
d- L’evento è stato di spessore ed ha unito l’arte
contemporanea con il popolo Cervinarese riuscendo a creare dal nulla un momento
culturale di livello. Scommessa vinta e pronti per rilanciare?
r- Scommessa vinta ma era tutto un punto interrogativo prima
di iniziare, abbiamo voluto affiancare due mondi che mai si sono incontrati –
in riferimento a Cervinara e l’arte contemporanea - e, grazie ai curatori e
agli artisti, abbiamo trovato il modo migliore per farli incontrare
coinvolgendo il Cervinarese in prima persona nella realizzazione dell’opera. A
parte la sezione di Arte, anche tutte le altre sezioni sono state un vero
successo vedi Fotografia con Cervinara Showcase, Letteratura con de Giovanni,
per citarne alcune, senza tralasciare tutto il resto. Il merito è di uno
straordinario gruppo di lavoro che, anche se con mille difficoltà, ha portato a
termine il lavoro egregiamente presentando un Festival che, a mio parere, è
stato al di sopra delle aspettative. Questo ci da fiducia sulle nostre
potenzialità e quindi ci stiamo già ritrovando a pensare a come potrà essere
CervinArte2016.
d- Vincenzo De Lucia è stato il responsabile dell’Unione
degli Studenti e militante dell’area rossa caudina. Cosa ne pensi della
sinistra caudina del terzo millennio?
r- Non vorrei spendere troppe parole a riguardo altrimenti
ci sarebbe tanto da dire. Penso solo che, rispetto a qualche anno fa, vedo poco
movimento in questa precisa area, già a partire dalle scuole, forse anche per
mancanza di un organismo studentesco come quello che poteva essere l’UdS, ma
come quelli che arrivano fino a destra, che comunque creavano fermento e davano
spunti di discussione. Ecco, ora c’è poca discussione se non nulla. Cervinara
però si distoglie un po’ da questa “apatia”, ha un gruppo particolarmente
attivo e che abbraccia giovani componenti provenienti dalle varie zone della
Valle Caudina.
d- Caudium è la speranza per il futuro. E’ davvero così
difficile unire tutte le Pro Loco della Valle Caudina, almeno per alcune
manifestazioni?
r- Sarebbe stupendo tentare la strada di organizzare almeno
un evento, di grossa portata, con un lavoro coordinato tra tutte le Pro Loco
della Valle. Lo scorso è stato tentato già un primo passo con la mostra
itinerante del concorso di Pittura, sempre nell’ambito di CervinArte, ma
purtroppo ci sono parecchi ostacoli. Sembra poco, ma già la divisione
provinciale è un ostacolo visto che già le sezioni dell’Unpli sono differenti.
Personalmente ho già un paio di idee che ritengo valide, vedremo se prima o poi
andranno in porto.
d- Valorizzare Cervinara, ma anche tutta la Valle. La mostra
della giovane artista Ma Pe di Montesarchio è l’inizio di una nuova linea
Caudina?
r- Parlando in ottica di Città Caudina era ovvio allargare i
propri orizzonti ai paesi della Valle. CervinArte si propone come un Festival
di più larghe vedute, che vuole crescere sempre di più e non è solamente un
festival chiuso a Cervinara e ai Cervinaresi. Se poi la Valle ti presenta
talenti come Ma Pe, ben vengano, li aspettiamo a braccia aperte.
d- L’informazione caudina 2.0 sta vivendo un momento di
crescita. Come vedi l’evoluzione delle penne e telecamere locali?
r- Sono veramente entusiasta dell’evoluzione che si sta
avendo. Vedi UserTv e Il Caudino sono ormai delle realtà consolidate e presenti
su qualsiasi notizia. Noto con piacere che anche ReteSei, aggiornando la veste
grafica del sito ed iniziando ad essere più presente sul web, vuole affiancare
le due piattaforme già citate. Naturalmente ben vengano tutte le altre
piattaforme, come Voi che avete intrapreso la strada giusta, Ottopagine,
OggiBenevento, ecc. Ti confesso che mi diverte assistere a questa gara di chi
pubblica per primo la notizia nei numerosi gruppi di Fb.
d- La trasversalità è una strada da percorrere per il bene
comunitario, tutto l’opposto degli anni 70. Cosa ha insegnato il sangue versato
nelle piazze nei maledetti anni di piombo?
r- Ci vorrebbe una discussione approfondita qui ma mi sento
di dire solo che quegli anni hanno lasciato ben poco alle generazioni
successive se non il ricordo di tanta violenza e tanto sangue versato che, a
quanto pare, si rivelato un metodo sbagliato di affrontare le cose. Pure
riguardo la trasversalità ci sarebbe tanto da discutere. Ormai, la cosiddetta
linea retta sembra scomparsa dalla politica. Teoricamente, se l’obiettivo è il
bene comune, va benissimo unirsi ed essere trasversali, ma se i risultati sono
questi degli ultimi tempi….
d- Gli orfani del Partito Comunista cercano da anni l’unità
dell’area, ma senza riuscirci. L’implosione della Falce e martello a cosa è
dovuta secondo te?
r- L’ho vissuto in prima persona questo processo vista la
mia passata attività politica. E’ la giusta strada da intraprendere se il PC
vuole rifare la voce grossa ma, a mio parere, anche qui ci sono troppe aree e
troppe persone guidate da interessi personali e da stupidi protagonismi.
d- Migranti. La tolleranza in Valle Caudina dimostra la
maturità dei Caudini ad ospitare i rifugiati politici arrivati a Montesarchio,
Airola, Paolisi ed altri centri. Secondo te c’è speculazione politica ed
economica su questa tragedia e che ruolo potrebbe avere la Chiesa Cattolica sul
territorio, vista la maggioranza Islamica dei rifugiati?
r- Siamo stati sempre un territorio abituato a convivere con
migranti e mai ci sono stati particolari problemi sia nelle convivenza dei vari
popoli sia per questioni religiose. Sono sicuro che anche stavolta sarà così e
non credo che qui da noi ci sia tutta questa speculazione che, personalmente,
penso sia stia facendo in tutta Italia, nelle varie forme.
d- Quali sono le prospettive del mondo associazionistico
Cervinarese, dopo anni di divisioni, alleanze ed occasioni perdute?
r- C’è stato un periodo a Cervinara che le associazioni
uscivano come funghi, non a caso ne abbiamo contate più di 50. Ora questa rotta
si è un po’ interrotta, dalla parte è un bene, associazioni fantasma non ci
servono, dall’altra è un male perché vedo che i giovani di oggi non hanno
nemmeno più la voglia di raggrupparsi in questi organismi. Un esempio è il
Forum dei Giovani che ha stentato a decollare ed ogni tanto affanna, ma sono
fiducioso, in qualche modo, forse con qualche azione più drastica, ce la farà
ad emergere.
d- Le incredibili polemiche degli ultimi giorni legate alla
serata finale di CervinArte hanno macchiato l’iniziativa?
r- Assolutamente no, per niente. A due giorni dall’evento ci
ha potuto solo far pubblicità, per loro (Movimento bene comune n.d.r.), invece,
penso sia stato un suicidio politico anche tenendo conto della positiva portata
mediatica che avevamo in quei giorni. Ci ha lasciato sorpresi essere coinvolti
in una questione dove la Pro Loco non c’entra minimamente ed ancor di più siamo
rimasti amareggiati per degli attacchi personali, senza senso, fatti sui
social.
d- La Pro Loco Angelo Renna appare rinnovata, giovane e
dinamica. E’ finita l’epoca della Pro Loco per “diversamente giovani”?
r- La Pro Loco ha sempre avuto parecchi giovani al suo
interno anche se un direttivo, non proprio giovane, ha forse bloccato quel
ricambio generazionale che doveva esserci. Fortunatamente l’attuale direttivo è
un gruppo di amici giovanissimi e questo sta portando ad ottimi risultati, vedi
gli ultimi eventi, e speriamo che tutto ciò possa avvicinare sempre più ragazzi
disposti ad impegnarsi per il proprio paese.
d- Quali sono i tuoi riferimenti culturali e storici?
r- Non riesco a definirmi con un preciso riferimento e
nemmeno mi piacciono quelli che lo fanno, ti vai quasi ad etichettare su una
cosa precisa ed invece no, ho tanti riferimenti da cui cerco di prendere spunto
e delle più svariate epoche.
d- Il concetto romantico di Rivoluzione a sinistra si è
trasformato in una chimera lontana ed utopica?
r- Penso che con l’avvento dei vari movimenti si sia perso
parecchio questo concetto.
d- Il Movimento 5 stelle ha scombussolato gli assetti degli
anni 90. La sinistra vota Beppe Grillo, oppure la variegata piattaforma
grillina è una forza politica nettamente diversa ed in antitesi con l’area
neocomunista?
r- L’avvento di cui parlavo prima ha cambiato un po’ le
carte in tavola, i movimenti sono sempre più presenti e, specie con Grillo,
sono forti comunicatori. Parecchi, specie a sinistra, si sono ritrovati a
sposare stesse cause e questo ha spostato un po’ l’asse e proprio per questo
non penso siano nettamente diversi.
d- L’estrema sinistra, la sinistra radicale ed il partito.
Cosa manca ai “rossi” per recuperare consensi?
r- Manca proprio il concetto di partito. La popolazione non
crede più nei partiti (vedi discorso movimenti) e parecchi partiti hanno smesso
di essere scuola politica e scuola di vita.
d- Infine, carta rossa per te. Saluti, consigli, proposte,
critiche, schiaffi o pernacchie…
r- Mi limito a salutare tutti Voi e ringraziarVi per questo
spazio dedicato. Ci vediamo in strada che c’è tanto da fare per la nostra
Cervinara e per la crescita di Caudium!
FotoCopertina scattata da Maria Teresa Iannucci
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