ALDA LANNI
La Rivoluzione Rosa della politica in Valle Caudina ebbe inizio quando una Donna salì le scale del palazzo comunale di Piazza Trescine a Cervinara, anche se per pochi mesi. Alda Lanni entrò nella storia. Oggi la situazione è radicalmente diversa rispetto agli anni 90 e Lo Schiaffo 321 ha scambiato quattro chiacchiere con la gentile Alda, parlando di tutto, a 360 gradi.
Buona lettura.
d- Alda Lanni nel 1998 fu eletta come prima cittadina nell’allora lista vicina al Centro-Destra cervinarese, ma l’amministrazione cadde dopo qualche mese. Cosa è restato di quella breve e amara esperienza?
r- Quella del
1998 è stata un'esperienza positiva, purtroppo non è stata data la
possibilità a quella squadra di governo
di poter esprimere al meglio le capacità e la volontà di contribuire alla
crescita del paese. L'amarezza è solo quella che si determinò per la frattura
dei rapporti umani e politici. Non mi diedero neanche il tempo di poter
giungere ad un punto di equilibrio. All'epoca comunque si trattava di una lista
civica.
d- Le donne hanno trovato spazio grazie alle nuove leggi che
hanno imposto le famose “quote rosa”. Lei, già 17 primavere fa aveva
conquistato la “fascia tricolore”, un risultato storico per la politica
femminile locale. Era emancipazione d’avanguardia o vecchi calcoli politici?
r- Forse per la politica locale quello di aver eletto una
donna a Sindaco del paese fu quasi un primato, ma penso che le donne da sempre
hanno contribuito in politica a vari livelli. Penso che le donne come gli
uomini, quando partecipano alla vita politica di un paese, al di là dell'incarico
personale, devono contribuire a creare condizioni migliori per tutta la
collettività. Ritengo che all'epoca sul mio nome si era giunti per sintesi
politica.
d- Come vede la situazione politica odierna, alla luce del
ricorso al Tar presentato dagli avvocati del Movimento Bene Comune di Vincenzo
Iuliano?
r. Ciò che più dispiace è vedere che non si tenta di recuperare
i rapporti sia politici che umani. La vicenda giudiziaria non dovrebbe essere
vista come fatto personale. Il risultato finale riguarda sempre l'intera
collettività.
d- L’Unione dei Comuni della Valle Caudina è chiamata al
duro compito di gestire una comunità variegata e divisa da sempre. Come vede la
nuova Caudium?
r- Se nei ruoli si opera con grande senso di responsabilità
e nell'interesse dell'intera Caudinità, forse qualche risultato positivo verrà
raggiunto, aldilà degli inutili presenzialismi.
d- Quali sono i politici della Prima Repubblica e quelli di
oggi a cui si sente vicina?
r- Delusa da molti di loro, ma pronta a recuperare un senso di
appartenenza, che mi spinge sempre verso la politica di equilibrio, sinistra o
destra che sia. In politica si cresce con il confronto, senza mitizzare
nessuno.
d- Il Centrodestra è imploso ed era prevedibile vista
l’egemonia berlusconiana della coalizione. Chi sarà l’erede del Commendatore di
Arcore?
r- La situazione è talmente in evoluzione che ritengo che
non possa farsi allo stato alcuna previsione. Mi auguro solo che si trovi il
giusto punto di equilibrio, in quanto anche la politica nazionale sta
destabilizzando l'intero paese.
d- Il Centro sinistra, invece, perde voti a sinistra e li
guadagna a “destra”. Renzi ha rottamato un partito o è stata solo un’ottima
tattica usata per vincere le primarie?
r- Non amo le persone egocentriche e ritengo che soprattutto
in politica lo sforzo sia quello di creare squadre capaci, coese e con grande senso
responsabilità.
d- Alda Lanni è una donna legata alla giurisprudenza. Come
vede lo sbarco di migliaia di rifugiati politici e/o clandestini. Dove finisce
la linea di demarcazione tra Legge e umanità?
r- La vicenda crea un grande conflitto interiore tra la
solidarietà ed il rispetto delle regole. Mi auguro che venga scelta una linea
politica comune che non aggravi alcun paese, ma in ogni caso nel rispetto della
dignità umana.
d- I giovani votano in massa per il Movimento 5 Stelle. E’
un voto di protesta oppure è nato un nuovo polo politico equidistante dai due
schieramenti di maggioranza che si ritrovano gomito a gomito dopo anni di
scontri parlamentari. Non dimentichiamo il crescente fronte dell’astensione.
Insomma, c’è tanto malcontento. Perché?
r- La politica nazionale
ha negli ultimi trent'anni creato forti delusioni. Si tratta sicuramente
di protesta. I giovani hanno diritto di esprime tutta la loro delusione,
considerato che il loro futuro si è sempre presentato più difficile,
soprattutto a livello occupazionale. Ma bisogna credere sempre in un futuro più
roseo. La politica dovrebbe mirare proprio a far nutrire questa speranza, a
tutti i livelli.
d- Infine, saluti, ringraziamenti, schiaffi, carezze e
pernacchie, come di rito per gli ospiti di questa voce fuori dal coro.
r- Cordiali saluti e buon lavoro, Schiaffo321.
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