TAR-ANTELLE
Punto e accapo. Scioglimento immediato ed anticipato del
Consiglio comunale di Sant’Agata dè Goti a causa di irregolarità legate ad un
rilascio anomalo di duplicati delle tessere elettorali. Il Tar, acronimo del
Tribunale Amministrativo regionale della Campania, ha accolto il ricorso
presentato da due cittadini saticulani, Carmela Iodice e Domenico Pietrovito.
“Siamo sereni e
tranquilli” è stato il commento di Carmine Valentino l’ex primo cittadino di Sant’Agata
dei Goti, che in definitiva ha preso atto delle determinazioni del Tar,
riservandosi le dovute valutazioni sia in sede amministrativa che politica. Gli
eredi di Saticula si sono spaccati sui giudizi, ovviamente. C’è chi esulta, chi
si sente preoccupato per il futuro nebuloso e chi gongola nel buio. Intanto la
vita amministrativa sarà gestita dal Commissario Prefettizio che traghetterà lo
storico comune fino all’indizione delle prossime elezioni, che già si prevedono
incandescenti.
La notizia ha fatto il giro della Valle Caudina e fischiano
le orecchie ai protagonisti della Tar-antella Cervinarese. Anche l’amministrazione
guidata da Filuccio Tangredi, nonostante il netto successo elettorale, attende il responso del Tar di Salerno, che proprio
ieri ha accolto il rinvio dei legali del Movimento Bene Comune di Vincenzo
Iuliano.
La situazione di Cervinara è diversa da quella di Sant’Agata. Quella
Santagatese è caratterizzata da un ricorso ben più ampio che alla fine è stato
micidiale per l’amministrazione Valentino a causa del rilascio di duplicati
delle tessere elettorali, concessi previa una semplice denuncia di smarrimento
ai Vigili Urbani e non ai Carabinieri.
Intanto cresce l’attesa a Cervinara perché
tutti vogliono conoscere la verità e chiudere questa parentesi di precariato
morale. Anche qui la popolazione si è spaccata tra chi vorrebbe andare avanti
in questo delicato momento e chi invece non sente ragioni e pretende il trionfo
della giustizia, paradossalmente invocata da entrambi le fazioni in campo.
Il fattore che emerge è la fragilità burocratica del sistema
democratico, indipendentemente dai casi in questione. La maggioranza delle urne
è relativa all’impeccabilità burocratica della stessa, non alla volontà
popolare in sé. Ovviamente, se sbaglia uno, in questi contesti, pagano tutti.
La crescita del concetto di trasparenza amministrativa,
però, è un'arma che il cittadino Caudino deve utilizzare per costruire un
domani con meno burocrazia e senza tar-antelle.
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