domenica 2 agosto 2015

PAROLE SCRITTE CON IL CUORE


RAGAZZO RIBELLE

Poesia dedicata a Luigi Ciavardini.





Ragazzo ribelle
che guardavi le stelle,
pensavi di poterle afferrare con la mano
ma la vita ti ha portato lontano...

Hanno inventato oscure trame
ma tu sei anni luce lontano dal quel gesto infame
tu sognavi la rivoluzione
il tuo nemico non era certo chi aspetta un treno alla stazione.

E come un treno veloce a 17 anni sfrecciava la tua vita...
poi anni lenti e pesanti,tutti in salita.
Ti porti dietro tutti i tuoi sbagli
il peso di ingombranti bagagli,
sai che puoi ricominciare
e gli altri inizi ad aiutare.

Bisogna ripartire
sostenendo chi vedi soffrire
solo così puoi riprendere a gioire.

Uno splendido lavoro con la tua associazione
lotti ogni giorno per costruire la seconda occasione.
Ora le stelle non vuoi più acchiapparle
ma resti solo a guardarle.

Ce ne è una che splende più di tutte,
che racconta sogni e speranze distrutte .
Resta scolpito nei cuori per l'Eternità
il sorriso di un amico che con te sempre sarà.

Centinaia di cuori chiedono giustizia e verità,
passano gli anni e noi siamo sempre qua.
Han provato a piegarci, non ci sono riusciti
i nostri sogni non sono ancora finiti.

L'odio non ci guiderà,
la rabbia non ci divorerà,
ma aspettiamo giustizia e verità.

E se la giustizia degli uomini non arriverà
qualche altra Giustizia vedrai ci sarà.
Hai mostrato al mondo intero
che il cuore di un guerriero
non consce mai la resa,
ma dei più deboli va in difesa.

Urla la nostra gente
LUIGI è innocente!
Nanni è la stella più splendente
noi non dimentichiamo,
con Bologna non c'entriamo.

Tanto tempo è passato
nessuno ha mai pagato,
vacilla la nostra fiducia in questo Stato
che a tante vittime innocenti la giustizia ha negato
il nostro ambiente hanno perseguitato,
ma la nostra voce nessuno mai ha ascoltato.

Ci credevi ciecamente in quel tuo mondo
e sei andato fino in fondo
e oltre, ma hai avuto la forza di tornare
pagando per gli sbagli fatti e per quelli ancora da fare.

E' stato amaro il conto da pagare,

ma tu non potevi mollare...

Scritta da Maria Paola De Stefano

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