PUNTO DI VISTA
Scrivo dopo la lettura dell' articolo di Armando Gallo dal
titolo Mamma e Papà. Premetto che mi trovo in accordo sul "firmate per
fermare questo schifo", volevo invece esprimere una mia diversa visione
dell'argomento, per cercare di evidenziare i motivi per la quale ci ritroviamo
ad essere caustici verso un passo che invece dovrebbe essere percepito come
conquista di civiltà.
La mia convinzione personale è che sia giusto che uno stato
riconosca le persone come entità individuale relazionata alla società, per cui
io sono fermamente convinto di volere uno stato che agisca ad una mia presa di
coscienza dandomi la possibilità di identificarmi con la mia tendenza sessuale,
diversità culturale fino alla decisione di come io voglia morire.
Il ragionamento potrebbe essere invertito dicendo ad
esempio, non accettate la teoria del genere perché vittime di stereotipi?
Vittime di una struttura familiare carica di conflitti?
Sono due i motivi reali per la quale non sono d'accordo con
questo disegno di legge:
1) Un passo culturale come questo, debba essere prima
percepito dal popolo, e non imposto dall'alto.
In poche parole, non siamo ancora pronti.
2) Permetterei solo ad una classe politica culturalmente
preparata di fare una cosa del genere, e a mia opinione, quella attuale non è
degna.
Non voglio invece coinvolgere la pedofilia e l' omosessualità
in questo calderone, poiché li ritengo fenomeni naturali indipendenti.
Scritto da Pasquale Riccio
Invia il tuo punto di vista a ufficiostampa321@libero.it
Nessun commento:
Posta un commento