NEOEMIGRANTE
Era l’Aprile del 2013 quando arrivai in Svizzera ed
abbandonai definitivamente la Valle Caudina. Questa nuova nazione mi colpì subito.
In Svizzera non ero arrivato per una questione di lavoro o roba del genere,
bensì per questioni di cuore: la mia ragazza è nipote e figlia di Cervinaresi DOC,
emigrati in Svizzera anche loro, ma molti anni fa.
Provo tanti rimorsi. Uno dei più grandi? E’ che avrei potuto
continuare a dare battaglia per le cose giuste, contro le cose che non
quadrano. Però in una nazione, l’Italietta, dove la maggior parte dei casi va avanti
solo grazie alla “VITAMINA B” e dove non danno la possibilità ai giovani
Italiani di esprimersi, non è che puoi fare più di tanto.
A Cervinara ero il responsabile del progetto Parco San Vito per
la Cmc321. Una grande azione per un problema enorme. Il progetto PSV era molto
interessante visto che puntava sull’aggregazione, sulla cura del verde, sui
giovani e sulla sicurezza del PSV. Peccato, però, che quasi nessuno ci abbia
creduto degli “altri”. La cosa importante è stato vedere lo spirito e l’amore
verso la propria Terra dei militanti, anche se loro non abitavano in quella
zona. La Cmc prese a cuore questo problema e mi ha fatto piacere rivederlo nel
programma politico dei ragazzi. Per questo oggi vado sempre più fiero della mia
piccola Comunità. Non dimenticherò mai chi era al mio fianco nel Progetto.
Permettete che vi dica una cosa. Essere emigrante non vuol
dire restare a guardare passivamente. Una delle ultime volte che sono sceso, ad
esempio, segnalai agli amici di UserTv, con delle immagini, una montagna di
rifiuti tra i quali bidoni di pittura.
Qualcuno commentò scrivendo:“PULITE, E’ ARRIVATO LO SVIZZERO ITALIANO!“
'E ch vulimm parlà?!?
E’ per gente come questa che la MIA TERRA troverà difficoltà nel crescere!
Qualcuno commentò scrivendo:“PULITE, E’ ARRIVATO LO SVIZZERO ITALIANO!“
'E ch vulimm parlà?!?
E’ per gente come questa che la MIA TERRA troverà difficoltà nel crescere!
Per noi Cervinaresi la FAMIGLIA viene prima di tutto ed è
davvero difficile vivere lontano da essa. Appena ho un paio di giorni liberi non
ci penso due volte e scendo. Si dice che con il passare del tempo il vuoto tenda
a riempirsi. Invece, io non la penso così. Ogni volta che devo tornare e chiudo
la valigia sembra sempre più brutto.
Grazie alla tecnologia li sento i miei e li vedo tutti i giorni. Non voglio pensare agli emigranti che partivano anni fa. E’ amaro ragionare su come si sentivano, con un cartone usato come valigia. Il più fortunato chiamava una volta al mese, mentre quello più sfortunato a malapena scriveva una lettera all’anno. La cosa che fa più male, ogni volta che scendo, è vedere aumentare le rughe sulle persone a me care. Non ci possiamo fare niente.
Grazie alla tecnologia li sento i miei e li vedo tutti i giorni. Non voglio pensare agli emigranti che partivano anni fa. E’ amaro ragionare su come si sentivano, con un cartone usato come valigia. Il più fortunato chiamava una volta al mese, mentre quello più sfortunato a malapena scriveva una lettera all’anno. La cosa che fa più male, ogni volta che scendo, è vedere aumentare le rughe sulle persone a me care. Non ci possiamo fare niente.
E’ la vita fatta di sacrifici e rinunce, tipica di ogni EMIGRANTE.
I primi tempi in Svizzera sono stati un po’ duri, sia per la
ricerca del lavoro, sia per la lingua, sia per la cultura (visto che la
Svizzera è una nazione multietnica) e sia, per il loro, modo patriottico di pensare:
se ti vedono buttare un foglio di carta per terra te li fai nemici. Ci tengono
alle loro cose ed alla loro terra e non c’è una legge che non venga messa in
atto.
Alla fine sta tutto a te nel saperti integrare. La prima
cosa che devi fare per integrarti è studiare la lingua. Io ero molto motivato,
perché mi dava fastidio non capire la gente. Questa sana rabbia mi ha dato stimoli
per studiare il Tedesco.
Perciò ho frequentato vari corsi di tedesco ed ancora adesso
ne sto facendo un altro, per integrarmi ancora meglio e per crearmi buone
possibilità di fare qualcosa di utile per il futuro. Ho conosciuto molta gente
che sta qui da 30 40 50 anni e a malapena sa qualche parola. Effettivamente, prima
erano altri tempi.
Se per un momento ritorno con lo sguardo la mia Patria, vedo un’Italia in una situazione terribile. Sentire il telegiornale, ogni giorno, che dice “arrivano centinaia di immigrati in Italia” è davvero una vergogna. Io non attribuisco la colpa agli emigrati, perché quella povera gente parte dalla propria terra in cerca di un futuro migliore, in cerca di qualcosa da offrire ai propri figli, in cerca di pace. Per assurdo, tutto trovano tranne che la pace! La colpa è della casta al comando. Dietro a queste disgrazie c’è un mangia-mangia esagerato!
Avendo frequentato vari corsi di lingua tedesca, ho
conosciuto molti ragazzi, padri e madri di varie nazionalità. Parlando con loro
ho saputo come sono arrivati in Svizzera a chiedere asilo politico. Dialogando,
ad ogni domanda, mi incuriosivo ancora di più. E’ importante sapere come erano
arrivati in qui. Parecchi di loro mi hanno raccontato che sono arrivati sui
gommoni sbarcati in Italia pagando una marea di soldi e nella maggior parte dei
casi una buona parte degli emigranti ci ha rimesso o ci rimette la pelle.
La loro meta non è l’Italia. In Italia ci arrivano solo per
sbarcare ed emigrare nel nord Europa e visto che l’Italia è la barzelletta
dell’Europa la maggior parte di loro ci rimane perché gli altri paesi Europei
non li accolgono. In Svizzera la situazione è diversa sul fronte accoglienza.
La Svizzera rispetto all’Italia sta 20 anni avanti, forse
qualcosa anche di più. Sotto la bandiera rossa con la croce bianca entrano solo
un tot di emigranti all’anno e più di quel tot non entrano. Il discorso è
diverso per gli emigranti che appartengono all’Unione Europea. Io, ad esempio,
per ricevere il permesso di soggiorno “B” (che
vale 5 anni e può essere rinnovato solo una
volta, sempre se non hai commesso reati ed hai ancora un posto di lavoro
a tempo indeterminato. Dopo di che ricevi il permesso “ C” che ogni dieci anni
deve essere rinnovato) ho dovuto chiedere il permesso “ L “ che vale per un
anno e serve per cercare lavoro. Può essere rinnovato solo una volta. Se non
trovi lavoro sei tenuto a ritornare nella tua Nazione.
Penso spesso alla mia Terra d’origine e mi mancano un bel
po’ di cose. Mi manca la mia famiglia, i miei amici, la mia Terra (a volte mi
fermo e penso a quanto darei per bere un sorso d’acqua sulle Fontanelle), la
vita di tutti i giorni, il calore della gente, le giornate in montagna
organizzate da un momento all’altro per mangiare un’anguria di qualità.
Starei qui tutto il tempo a scrivere tutte le cose che mi
mancano, ma una delle cose che mi manca di più è la mia amata Audax. Anche a
1200 km di distanza mi fa emozionare e mi fa soffrire; mi fa venire la pelle
d’oca e mi fa bestemmiare. Le emozioni che mi ha fatto provare e mi fa provare
ancora sono indimenticabili e indelebili. Ogni maledetta domenica, ogni
maledetta partita ed ogni coro lanciato dal capo ultras mi sono rimasti
impressi dentro. Il gruppo è una delle cose che mi ha lasciato un vuoto che non
portò mai riempire. Solo chi ha provato certe emozioni potrà capirmi.
Cosa non mi manca affatto, invece, è la cattiva organizzazione
dell’Italia in diversi ambiti. Non sento nostalgia delle montagne di rifiuti
tossici nelle strade, non mi mancano le discariche abusive in montagna, né mi
manca vedere cose, monumenti, piazzali e strade trascurate, ma soprattutto non
mi manca respirare AMIANTO!
Ringrazio LoSchiaffo321 per lo spazio offerto con questa rubrica.
Saluto calorosamente la Comunità Militante Caudina per il lavoro che sta portando
avanti e per l’impegno che ci mettete. Un saluto speciale lo voglio fare agli
Ultras Audax Cervinara e a tutti i diffidati che finalmente potranno seguire e
sostenere, in tutti i sensi, l’Audax Cervinara.
Il consiglio che vorrei dare ad ogni Cervinarese è quello di
amare la PROPRIA TERRA, apprezzandola e difendendola, senza permettere a
nessuno di distruggerla. Qualche schiaffo morale lo voglio dare a tutte le persone
che non credono nei giovani Cervinaresi. Così facendo li fanno emigrare in
altre città oppure in altre nazioni in cerca di un futuro!
Date la possibilità ai giovani di tutta la Valle Caudina di esprimersi.
Non lasciateli scappare, non lasciate che la nostra Terra muoia!
Date la possibilità ai giovani di tutta la Valle Caudina di esprimersi.
Non lasciateli scappare, non lasciate che la nostra Terra muoia!
Scritto da Andrea Agosto
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