SCHITARRIAMO?
E’ un po’ che non mi soffermo a parlare di musica, la
passione viscerale che mi accompagna praticamente da quando sono nato, precisamente da
quando mia zia per farmi addormentare metteva la cassetta di Drupi. L'avevo
imparata a memoria, ancor prima di capire il significato di tutte le parole che
ascoltavo.
In adolescenza l’avvicinamento alla chitarra e le prime
noiose lezioni per imparare a “schitarrare”. Poi la militanza in diversi
gruppi, parecchi dai nomi improbabili e qualcuno addirittura impronunciabile,
uno dei quali mi ha segnato profondamente, non solo musicalmente, ma anche a
livello umano.
Col tempo sono diventato incline a pezzi sempre più duri per
poi approdare definitivamente al rock 70/80 e dal quale non mi sono mai
separato e non credo che lo farò. Fatta questa premessa, vorrei continuare a “parlare” di
musica, ma in un’ottica diversa. Voglio focalizzarmi su un fatto che sto pensando da tempo: ma
dove sono finite le band caudine?
Una volta ci si rintanava nelle cantine, nelle soffitte
rivestite di cartoni di uova e bandiere dei Metallica e dei Guns‘N Roses. Si
litigava con i genitori per il volume sempre troppo alto e ci si distruggeva di
sigarette perché faceva figo. La cosa importante, però, era suonare. $anguinose
economie per comprare la strumentazione, le serate nei locali, compenso birra e
panino per tutti e qualche spicciolo per la benzina. I primi tentativi di registrare qualche pezzo col famigerato
quattro piste che passava di mano in mano per tutto il paese perché solo uno
era riuscito a comprarselo. Ricordo che all’epoca costava un casino e non era ancora
arrivato il computer.
Eravamo felici, quel poco bastava per farci sognare, per
farci credere di essere delle star.
Le ragazze che ci venivano a sentire, il
batterista che “acchiappav” sempre e noi andavamo tutti in bianco (soprattutto
io). Nostalgia…
Oggi tutto sembra cambiato. Non si vede più nessuno che
porta a spasso una chitarra o un basso. Non si sentono più rumori musicali
provenire da lontano.
Dov’è finita tutta quella musica?
Forse in quella famigerata “scatola”
chiamata computer?
Ora, infatti, basta averne uno che non serva solo a perdere
tempo a cazzeggiare sui social, un buon software per fare musica ed il gioco è
fatto!
Ma dov’è la poesia?
Per carità non voglio tirarmi addosso le ire dei ragazzi che
usano la tecnologia per fare musica, ma ripeto, dove è andata la poesia e
soprattutto dove diavolo sono le band?
scritto da Fabio Simeone
Nessun commento:
Posta un commento