SCEMPIO CAUDINO
Ricordo il giorno del ritrovamento delle due tombe Sannite
lungo il corso della Fondo Valle Isclero. Chiaramente si è saputo il giorno
seguente, dopo l'arrivo della squadra delle belle arti.
Anche io, come altri,
andai sul posto a vedere di persona e rimasi sorpreso dall'accessibilità al
sito!
Avevo letto sul giornale che doveva trattarsi della tomba di un
personaggio di rilievo o di un guerriero valoroso per quello che si era
ritrovato nella tomba: armatura, armi e vasi; pareti intonacate e presenza di
affreschi che probabilmente rappresentavano scene della vita del defunto.
Dopo il sopralluogo degli esperti mi sarei aspettato qualche
misura di salvaguardia come una recinzione, almeno. Invece, a copertura dei
preziosi intonaci si montarono delle lamiere in sostituzione della volta
scoperchiata dalla pala meccanica. L'accesso era fin troppo accessibile. Provai
pena per l'anima del defunto quando seppi che i resti erano stati lasciati
nella tomba e addirittura qualcuno ne aveva asportato qualche parte come ricordo!
Ancora oggi le tombe sono lì in balia degli eventi. Sono il
vero monumento alla nostra ignoranza e incuria! Anche un occhio poco esperto in
materia nota che la cupola della tomba si trovava mezzo metro sotto terra. Alla
destra delle due tombe si vede la consistenza rocciosa del terreno, mentre alle
spalle e a sinistra, verso il percorso della
realizzanda strada, si scorge una lingua di terreno di circa tremila metri quadrati,
evidentemente frutto di frane che nel corso di
duemila anni hanno mutato lo stato dei luoghi, contribuendo a conservare
quello che sarebbe un patrimonio storico e culturale di tutto il mondo!
Le civiltà pre Romane, come i Sanniti e gli Etruschi, sono
studiate in tutto il mondo. Noi che ne siamo gli eredi dovremmo vergognarci
della nostra incuria e ignoranza! Sono convinto che in quel luogo ci possono
essere altre tombe e nei primi mesi dalla scoperta ho sperato che il Ministero
requisisse l'area per verificare la quasi certa presenza di una necropoli e non
solo di due tombe! Ricordo che la zona è in parte espropriata dalla provincia
di Benevento per la Fondo Valle.
Non so se rammaricarmi del fatto che ciò non sia avvenuto o
esserne lieto. Probabilmente, non siamo in grado di gestire queste ricchezze ed
è meglio che restino ancora al riparo da noi, sotto terra!
Posso capire che per le persone semplici il
"tesoro" sia il contenuto asportabile. Non capisco perché il
Ministero delle Belle Arti non tratti come un “tesoro” le tombe di un Popolo, visto
che forse non ha lasciato altri reperti.
No, questo non lo posso accettare!
La potenza economica e militare che guida il mondo sono gli
Stati Uniti d’America. Hanno meno di un quarto degli anni di storia di Caudium
e chissà quanto pagherebbero se fosse possibile portare oltreoceano quei resti.
Perché si trovano tombe Sannite vicine ai resti di una villa Romana, distante appena 300 metri in
linea d'aria? La soluzione a questa domanda potrebbe essere decisiva anche al
fine di individuare la collocazione di Saticula.
Bisogna capire se le tombe
sono lì perché in vicinanza di Saticula e quindi cercare altrove la necropoli
di Caudium, oppure comprendere se tutte le tombe presenti lungo le falde del
Taburno si trovano lì per un motivo religioso o di altra natura.
A Cerveteri, distante venti chilometri da Roma, furono
trovate alcune tombe Etrusche. Un ritrovamento casuale simile al nostro. In
quella occasione, però, le autorità competenti si comportarono diversamente: tutta
l'area fu requisita e si scavò con la dovuta attenzione. Oggi a Cerveteri è
possibile visitare la più importante necropoli Etrusca, meta di turismo
occasionale e culturale, dove studiosi di tutto il mondo vi si recano. Perché
noi Caudini non riusciamo a credere nella nostra storia?
scritto da Ugo Trentuno
Dove si trovano queste tombe
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