sabato 22 agosto 2015

ANIMALISTI CAUDINI



BOMBO SORRIDE!

E' da qui che riparti, BOMBO. La tua vita sta per cambiare per sempre, mentre i tuoi occhi smarriti chiedono spiegazioni. Non puoi capire, ora. Ma, promesso, andrà tutto bene, non avrai più male. Sei un colpo al cuore, orso. Sei l'amore che spinge al bene, ad essere migliori, a sperare che tutti, a questo mondo, prima o poi, debbano avere una seconda possibilità. 


E' commovente la forza che ti muove: passi piccoli ma decisi e curiosi. E' stupefacente la voglia di vivere che ti brilla negli occhi: un cuore libero intrappolato in un corpo stanco. Da oggi, non avrai più limiti, amore. Conoscerai la compagnia di chi ce l'ha fatta prima di te, la libertà di prati immensi, il sollievo di un corpo più leggero, che non sente dolore. La fine non è mai la fine
Tu, grande orso, puoi insegnarlo. 
Grazie CON IL CUORE IN MANO ad Adele, Marika, Duilio e Micaela. 
Lavoro di cuore, risultato vincente. SORRIDI, BOMBO!


Questa è la storia di Bombo: è comparso alla pompa di benzina sulla variante che porta a San Martino e Benevento a dicembre scorso. Un cittadino privato lo aveva soccorso in strada e, non avendo altra sistemazione, lo ha lasciato lì, pensando fosse più al sicuro che in strada. Benzinai e diversi abitanti della zona si occupavano di sfamarlo e di provvedere alle cure primarie. La sua condizione, però, necessitava di molte più cure, specifiche e mirate. Bombo è anche vecchiotto, una decina d'anni, più o meno. Magari, le precarie condizioni di vita lo hanno invecchiato. E' affetto da neuropatia degenerativa. Probabilmente, è questo il motivo per cui è stato abbandonato. Abbiamo tentato diverse cure ma non c'è stato alcun effetto. Il chirurgo, che l'ha visitato diverse volte, ci ha sempre detto che non c'è cura per la sua malattia e che ci sono da aspettarsi certi peggioramenti con l'avanzare del tempo. Bombo, infatti, negli ultimi mesi, si è aggravato molto. Inizialmente, incontrava meno difficoltà nella deambulazione. Oggi, invece, trascina la parte posteriore del corpo con non poco dolore. E' proprio in previsione di questi peggioramenti che abbiamo deciso di toglierlo dalla strada e lasciare che gli ultimi anni di vita siano più lievi. E' rimasto, nonostante tutto, un cane buono, affettuoso, fiducioso e dolce. Da oggi, sarà ospite di una bravissima volontaria di Roma. Sarà dotato di carrellino per disabili per poter tornare a correre, verrà seguito dai migliori esperti di zona e rinascerà. Ne siamo certi.


Scritto da Debora De Mizio, Associazione di Volontariato "Ohana"

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