venerdì 17 luglio 2015

Intervento Pentastellato




TARANTELLE A CINQUE STELLE?


Ciao, sono un attivista di un meetup del nord Italia di un Comune a nord di Milano. Il nostro paese è andato alle elezioni a Maggio 2015 e come gruppo abbiamo raggiunto uno straordinario risultato pari al 16,3 %. e grazie ai 2500 voti circa abbiamo ottenuto due consiglieri comunali. Leggo ed apprendo di questa situazione, alquanto comune, che si riscontra a Cervinara, ossia la nascita di due meetup nello stesso paese e delle discussioni che ne stanno derivando. 



Provo ad esprimere il mio punto di vista e tale vuole rimanere, ma forte del consenso ottenuto con lavoro ed impegno. Premesso che è una situazione piuttosto scomoda per tutti, partendo dal locale e salendo verso il nazionale, per una questione di immagine del Movimento stesso. 
Bisognerebbe avere la freddezza in questi casi e capire che bisogna mantenere i toni bassi e gli animi tranquilli. A nulla serve aizzare i parlamentari, chiamarli in causa e metterli in gioco pubblicamente se non a peggiorare la situazione. Di fatto loro sul territorio non hanno alcun potere decisionale. Perché dovrebbero averlo? Perché dovrebbero legittimare un gruppo piuttosto che un altro? Fatevi queste domande! Chi è il buono? Chi è il "grillino” giusto?
Risposta: nessuno?

Io mi incazzerei se un parlamentare che lavora a Roma, arrivasse nel mio comune e venisse a legittimare questo o quello. L'attivismo sul territorio deve essere legittimato solo dal territorio stesso. Devono essere i cittadini ed i partecipanti, compresi gli attivisti, a legittimare un gruppo.
In casi come questi, già verificati dalle nostre parti in comuni limitrofi, si è al massimo proceduto, facendo un giro dei meetup vicini, raccogliendo firme che testimoniavano l'impegno di un gruppo sul territorio, la presenza costante, il lavoro svolto ai banchetti, la presenza alle commissioni. Solo questo può legittimare un meetup. Di fatto non esiste un regolamento in merito a cui attenersi in questo caso. E' una scelta. Il Movimento è un cambiamento culturale.
Le eventuali firme raccolte, poi, non si traducono per forza in accettazione da parte dello staff del movimento. Di fatto poi nella maggior parte dei casi dove si presentano queste situazioni lo staff non sceglie nessuno. Lasciano che le beghe locali vengano risolte internamente. E così dovrebbero fare anche a Cervinara. Sedersi intorno ad un tavolo e ragionare su come risolvere la questione. Se il problema si aggira intorno a due\tre persone, forse è il caso che il gruppo, se esiste, faccia delle scelte e si rafforzi con queste.
Prima di essere certificati dallo staff, abbiamo fatto un percorso di cinque anni, costellato da difficoltà, liti interne e ripartenze. Tutto ciò ha portato ad avere oggi un gruppo che è capace di dialogare e risolvere i problemi isolando automaticamente le mele marce che possono entrare nel gruppo. Persone che cercano proprio lo scontro per destabilizzare il lavoro e lo stesso gruppo. Per questo serve la maturità, la capacità di capire che le decisioni si prendono a maggioranza. Solo superata questa fase, può iniziare il lavoro reale. Bisogna concentrarsi sul lavoro, sugli atti, sui problemi locali, anche con documenti e articoli. Seguire come ombra i movimenti dell'amministrazione attuale e verificarne tutto il lavoro. Si può fare con difficoltà anche da fuori al comune, vedi l’accesso agli atti continui, giusto per citare degli esempi.
Se in un comune si sono creati due gruppi, a mio avviso, vuol dire che non c'è la maturità del posto di insediare il Movimento. Ed è qui che subentrano gli attivisti veri, quelli che credono nei valori del M5S. Perché il Movimento è confronto e bisogna avere  la volontà  di sedersi intorno ad un tavolo e di prendere decisioni comuni. Lavorate e ragionate sull’esperienza di tutti, per il bene comune e basta. Vince, alla fine, la democrazia del gruppo. Ognuno può proporre qualcosa, che viene discussa ed eventualmente approvata dalla maggioranza. Pertanto le scelte si fanno sulla base delle proposte. Non delle battaglie interne ad un gruppo.
Ovviamente poi, come in tutti i gruppi, bisogna riconoscere i meriti. Questo è uno dei principi e valori del Movimento. Si delineano così delle persone che portano aventi i valori del gruppo legittimate dai partecipanti e dalle persone che gli danno il consenso.
Queste tarantelle a cinque stelle sono battaglie personali che mirano a farsi legittimare nel modo sbagliato. Piuttosto, si faccia un passo indietro e si riparta da zero. Uscire dagli schemi è l'unico modo e lasciare perdere i parlamentari che non hanno nulla da decidere in merito.
Non ne hanno il potere. 
Serve un cambio di mentalità e di marcia.
Vi auguro un buon lavoro.

A RIVEDER LE STELLE.

Scritto da un attivista Pentastellato

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