CONTRO LE BUFALE 2.0
Le bufale a volte fanno imbufalire le lettrici ed i lettori.
Le bufale svelate, poi, riescono ad essere utili a questo mondo dell’informazione
2.0 Caudina e non. Innanzitutto, ringraziamo le 1818 persone che hanno
apprezzato l’articolo precedente. Il Vostro interessamento ci spinge a
continuare su questa strada.
Riepiloghiamo. Le bufale in salsa Caudina hanno irritato gli
amici de “Il Caudino”, che hanno frainteso il nostro intento, a quanto pare.
Nessuno li accusa di servilismo, banalità o di articoli a pagamento. Noi rispettiamo
il loro grande e immenso lavoro che arricchisce l’informazione locale e regala
spunti di riflessione alle loro migliaia di lettrici e lettori.
Tommaso Bello, esponente del Movimento Bene Comune cervinarese, ci ha confermato che si riferiva velatamente proprio a loro e ad altre testate della zona sulla spigolosa questione dei presunti brogli elettorali.
Siamo sempre pronti a riportare altri approfondimenti in merito.
Tuttavia,
qualche amicizia di lunga data dopo l’articolo si è incrinata. Noi, in ogni
caso, siamo sempre pronti a fare la pace e facciamo i nostri più vivi
complimenti proprio a Il Caudino per aver smentito la bufala di mercato, fresca
di giornata, che parlava dell’imminente cessione di un calciatore dell’Audax
Cervinara, Salvatore Morzillo.
Poco importa se in passato loro hanno censurato
a metà i comunicati della Cmc321 per motivi di spazio (?) o peggio ancora ci
hanno radiato dalla pagina Fb, “Cervinara dite la vostra”. Fa parte del gioco,
no?
Il tema delle bufale è molto interessante ed abbiamo pensato
di coinvolgere la stampa locale sul concetto legato all’informazione/disinformazione
2.0. Siamo convinti, ora più che mai, che solo con il rispetto ed il dialogo si
possa davvero costruire un’informazione aperta, pluralista e senza peli sulla
lingua.
Il Sannio Quotidiano lo abbiamo tirato in ballo per la mezza bufala sulla loro morte. In effetti un sindacato del settore aveva lanciato la notizia e gli amici de Il Caudino, prontamente e giustamente, avevano scritto i loro messaggi di cordoglio per la perdita di un organo d’informazione.
Il Sannio Quotidiano lo abbiamo tirato in ballo per la mezza bufala sulla loro morte. In effetti un sindacato del settore aveva lanciato la notizia e gli amici de Il Caudino, prontamente e giustamente, avevano scritto i loro messaggi di cordoglio per la perdita di un organo d’informazione.
Peccato,
però, perché sarebbe bastato un semplice messaggio ai diretti interessati per
capire la situazione reale ed evitare la figuretta. Il quotidiano beneventano,
uno dei pochi che resiste ancora sul cartaceo, è regolarmente in edicola e
cresce. Alla fine questa piccola “tarantella mediatica” ha portato fortuna alle
penne sannite.
Abbiamo contattato il responsabile della redazione Valle Caudina, Giuseppe Fortunato, che sul tema in questione ha dichiarato: «Indipendentemente dalle voci che hanno riguardato il Sannio Quotidiano, il web, come qualsiasi altro strumento, va approcciato con estrema cautela. Lo stesso è una preziosa fonte di informazioni; che, anche con riguardo all'attività giornalistica, diventa - in particolar modo grazie ai social - una finestra 'live' costantemente aperta sul territorio Nel caso mio specifico - curo per il Sannio Quotidiano l'intera Valle Caudina sannita - internet e le piattaforme social, come detto, sono alleati imprescindibili nella mia quotidianità. Come ovvio, però, l'insidia è sempre pronta a palesarsi. Gli ingigantimenti, le mezze verità, le 'diminutio' sono dietro l'angolo, come anche le bufale. Non resta che appellarsi - parlo da giornalista - alla buona regola di sempre, cioè riscontrare ed ancora riscontrare e verificare il maggior numero di fonti possibili, questo perché, per quanto l'errore possa capitare ad ognuno, la nostra è una attività in cui il fattore credibilità diventa estremamente preponderante».
Abbiamo contattato il responsabile della redazione Valle Caudina, Giuseppe Fortunato, che sul tema in questione ha dichiarato: «Indipendentemente dalle voci che hanno riguardato il Sannio Quotidiano, il web, come qualsiasi altro strumento, va approcciato con estrema cautela. Lo stesso è una preziosa fonte di informazioni; che, anche con riguardo all'attività giornalistica, diventa - in particolar modo grazie ai social - una finestra 'live' costantemente aperta sul territorio Nel caso mio specifico - curo per il Sannio Quotidiano l'intera Valle Caudina sannita - internet e le piattaforme social, come detto, sono alleati imprescindibili nella mia quotidianità. Come ovvio, però, l'insidia è sempre pronta a palesarsi. Gli ingigantimenti, le mezze verità, le 'diminutio' sono dietro l'angolo, come anche le bufale. Non resta che appellarsi - parlo da giornalista - alla buona regola di sempre, cioè riscontrare ed ancora riscontrare e verificare il maggior numero di fonti possibili, questo perché, per quanto l'errore possa capitare ad ognuno, la nostra è una attività in cui il fattore credibilità diventa estremamente preponderante».
Gianfranco Marchese, invece, è stato estremamente lapidario:
«Usertv non fa testo, perché non siamo nessuno rispetto ai professionisti
dell'informazione. Stiamo cercando di imparare qualcosa».
Giovanna Di Notte, corrispondente per la Valle Caudina della
redazione di Ottopagine dice la sua sulla scottante tematica: «Tra i più
potenti mezzi d’informazione 2.0 spiccano certamente i social network – Facebook e Twitter in particolar modo. Proprio
da qui i giornalisti, anche di grandi testate nazionali - prendono certamente
spunto. Sarebbe grave farne a meno, ma bisogna fare molta attenzione. Il web
può da un lato facilitare la ricerca di notizie, però dall’altro può
altrettanto facilmente far cadere nel tranello delle bufale. Come evitare
questo? Innanzitutto, un buon giornalista dovrebbe sempre verificare le fonti,
cosa che è alla base di questo lavoro. Dunque, sempre telefonare o se possibile
recarsi di persona dal diretto interessato per chiedere conferma e maggiori
informazioni sui fatti. Internet corre ad alta velocità, eppure prima di avere
la smania di arrivare primi sul pezzo da pubblicare o dalla voglia di click,
accertiamoci che innanzitutto la notizia sia vera. L’attendibilità di un
giornale vale più di mille “mi piace”».
La nostra pazienza professionale è stata premiata sul giallo
del tentato stupro a Montesarchio, riportato da Oggi Benevento. Il fatto è
realmente accaduto e a breve ci saranno importanti sviluppi. Ringraziamo,
pubblicamente, le nostre fonti e rispettiamo la loro riservatezza sul caso. Intanto,
sulla falsa notizia dell’esonero di Pasquale Ferraro abbiamo contattato il
presidente dell’A.C. Montesarchio, Biagio Flavio Mataluni, che con ironia Caudina
ha smontato l’ennesima bufala: «Ho detto al nostro mister che ci sono rimasto
male perché non mi ha avvertito dell’esonero. Sicuramente qualche allenatore voleva
farsi un po' di pubblicità. Questo è un lato brutto del calcio», secondo il
numero uno dell'undici montesarchiese, che si appresta a disputare un ostico campionato
di Eccellenza, ovviamente con il vulcanico Ferraro al timone della compagine
biancoazzurra.
In attesa di sviluppi e di altri interventi, Lo Schiaffo 321
ringrazia di cuore tutti coloro che sudano con una penna in mano e vivono
questa “passione” in totale libertà, senza padroni e padrini.
scritto da Valerio_Criscuoli
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