MAPPATURA
L’assassino silenzioso, meglio conosciuto come amianto
potrebbe avere le ore contate ad Airola e Cervinara. La piaga che miete
migliaia di morti all’anno sul territorio nazionale è affrontata con ordinanze
comunali dai sindaci Michele Napoletano e Filuccio Tangredi, coadiuvati dalle
rispettive “giunte”.
Ad Airola il Comune ha diffuso un manifesto che parla
chiaro. Bisogna creare una mappatura del materiale su tutto il territorio
airolano. Sulla stessa scia Cervinara ha lanciato l’invito all’autodenuncia ai
cittadini cervinaresi, con tanto di modulo che alleghiamo.
Insomma, una mobilitazione istituzionale che ci soddisfa e
ci fa ben sperare per il futuro. La nostra proposta è semplice: vogliamo che l’unione
dei comuni Caudini si occupi della questione amianto in maniera organica e
comunitaria. Unire le forze, abbattere i costi e difendere la nostra terra. In
maniera concreta.
L’appuntamento di martedì a Cervinara è un ottimo punto di
partenza per la comunità Cervinarese. Lo Schiaffo321 era presente, insieme al delegato
all’ambiente Daniele Sorriento, a Tommaso Zullo, responsabile della Protezione
Civile locale, a Virginia Cioffi neo referente del Movimento Caudino No Amianto,
a Roberto Azzarito e Raffaele Gentile, presidente e vicepresidente dell’associazione
Quei Bravi Ragazzi. Presente anche Antonio Marchese, un cittadino, attivista
del meetup, che ha sollecitato l’impegno contro l’amianto dei giovani candidati
già prima delle elezioni, ma in forma non ufficiale.
Mancavano all’appello, ma hanno aderito all’iniziativa l’associazione
Impatto Ecosostenibile Rifiuti Zero e i ragazzi di MIcrophonix.
La mappatura
capillare dell’amianto è un progetto molto delicato e nel primo incontro sono
emersi parecchi spunti di riflessione. L’autodenuncia dei cittadini sembra un’impresa
ardua, ma non impossibile. Certo, c’è da lottare con costanza e soprattutto è
necessario un fronte ambientalista aperto a tutti, dalle istituzioni ai
cittadini, passando per partiti ed associazioni.
Dall’incontro, tuttavia, sono emersi alcuni problemi che
potrebbero complicare l’operazione. Tra tutti le scellerate decisioni di pseudo
cittadini che “impauriti” dall’ordinanza comunale potrebbero abbandonare, come
già fatto in passato, le lastre di amianto in ogni posto immaginabile per
raggirare la mappatura e disfarsene a costo zero, creando di fatto un problema
nel problema. La legge sulla riservatezza impone anche dei limiti sul controllo
delle case private, ma per accelerare i tempi della messa in sicurezza si è
parlato di incapsulamento, che permette la messa in sicurezza con un costo
inferiore rispetto alla rimozione.
Da settembre anche il progetto Decoro Urbano Caudium andrà
avanti soprattutto per unire le problematiche comunitarie e cercare di aiutare
le amministrazioni a risolvere quanti più problemi è possibile. Caudium per noi
significa lottare insieme, non mostrarsi in vetrine e fare i manichini
mediatici.
Lo Schiaffo321 ospita l’intervento del giovane e determinato
Daniele Sorriento, che conosce bene il mondo associativo per essere stato parte
integrante dell’associazione La Fontana della frazione di Ferrari.
d il primo incontro ufficiale per la lotta all'amianto è
stato portato a termine. Può spiegare alle lettrici ed ai lettori de Lo
schiaffo 321 com'è la situazione "amianto" a Cervinara e cosa si
prospetta per l'imminente futuro?
r- Con l'ordinanza numero 24 del 14.07.2015 del Comune di
Cervinara è stato fatto un primo passo necessario per affrontare il problema
dell'amianto. Con detta ordinanza tutti i proprietari e/o amministratori di
immobili con copertura in lastre di cemento amianto, tutti i proprietari e/o
amministratori di beni mobili ed immobili nei quali siano presenti materiali o
prodotti contenenti amianto, libero o in matrice friabile, devono provvedere,
entro il termine perentorio di giorni 30 (trenta) dalla data di pubblicazione
della stessa:
- ad effettuare il censimento degli stessi mediante
l'utilizzo dell'apposito modello fornito dal Comune e disponibile presso lo
stesso Ente o scaricabile all'indirizzo internet www.comune.cervinara.av.it; la
scheda, debitamente compilata dal proprietario, dall'amministratore o dal
legale rappresentante, corredata di certificato di analisi e monitoraggio
ambientale, va trasmessa, al Comune entro il termine anzidetto; successivamente
il Comune provvederà a trasmettere alla Provincia di Avellino, alla Regione
Campania e all'A.S.L. tutte le schede pervenute, per il prosieguo dell'iter di
competenza;
Nell'incontro del 21.07.2015, con le varie associazioni che
da anni combattono la lotta all'amianto, è stato predisposto un piano di
informazione e sensibilizzazione della cittadinanza nonché un piano di
intervento al fine di individuare le situazioni a più alto rischio. Grazie alla
loro disponibilità ed al loro impegno quotidiano, nessun traguardo è precluso.
Lo Schiaffo321 ha incontrato Vincenzo Frugiero,
ambientalista da decenni, che ha assicurato di avere le vecchie segnalazioni
fatte ai tempi dell’Ekoclub International di Cervinara. Parliamo di anni fa e ora
il gruppo è passato sotto la sigla South Land (guardie ambientali), ma tutti
sono estremamente fiduciosi.
In questo modo si
potrebbe lanciare uno schiaffo all’amianto abbastanza forte.
Giunge l'ora di un coordinamento tutto Caudino per l'ambiente e la salute?
InformAZIONE &
FormAZIONE
Pubblichiamo un
decalogo per la lotta all'amianto, ispirato dagli amici di Amianto Killer.
Dieci punti che possono valere migliaia di vite.
1- L’amianto è un
minerale fibroso che se inalato può causare
tumori polmonari e della pleura. Se il minerale è in matrice compatta,
ossia in buono stato di conservazione, non comporta alcun rischio. Viceversa se
è sbriciolato o degradato le fibre libere che sprigiona possono essere inalate
e trasformarsi in un grave problema per la salute.
2- Non rimuovere mai
lastre di Eternit o, peggio, non frantumarle per poterle facilmente
trasportare. Questa operazione comporterà la liberazione di innumerevoli fibre
libere che, qualora inalate, possono
determinare l’insorgenza di tumori
polmonari o pleurici.
3- Nelle giornate
ventose evitare di stazionare vicino a discariche dove è presente amianto.
4- Il pericolo
principale non è il fibrocemento, ma le maledette fibre libere, che diventano
letali quando l’amianto viene logorato dagli agenti atmosferici e dall’usura
del tempo.
5- Formiamo i bambini
sul pericolo amianto. Raccomandiamo loro di non giocare mai in aree dove è
presente questo materiale.
6- Purtroppo c’è
speculazione e disinformazione sulla rimozione. Tanta gente, presa dal panico,
smaltisce l’amianto senza pensare alle conseguenze per se stessi e per i propri
familiari. Lo smaltimento non autorizzato è reato penale, finalmente.
7- Se noti lastre di
amianto o altro materiale del genere informa il MOVIMENTO CAUDINO NO AMIANTO,
che si occuperà della segnalazione agli organi competenti, ossia le
Amministrazioni Comunali, le ASL e le
Forze dell’Ordine.
8- Se lavori
nell’edilizia difenditi sempre con le idonee maschere protettive. Ricorda che
oltre al tumore si può contrarre la silicosi, causata dalle varie polveri chimiche
respirate sul lavoro.
9- Se ti rendi conto
di aver respirato fibre libere di amianto,
informa il tuo medico al fine di valutare un protocollo di monitoraggio
periodico per diagnosticare per tempo l’insorgenza di un’eventuale neoplasia.
10- Ricorda che
inquinare l’ambiente è un REATO PENALE. Non consentire agli altri di inquinare
l’aria che respiri. Segnala alle
autorità competenti i trasgressori della legge, che sono ASSASSINI
dell’ambiente e della salute della TUA Comunità. (Movimento Caudino No Amianto).
NOTA
In Italia fino al 1994
sono state impiegate lastre in cemento-amianto per realizzare coperture. Alcune
stime ne indicano 1.500.000.000 di mq esistenti nel nostro Paese. Molte
coperture hanno ormai vari decenni di vita e sono perciò deteriorate. Il
decreto 20/08/99 del Ministero della Sanità indica, tra l'altro, i requisiti
prestazionali minimi dei rivestimenti incapsulanti. Il degrado, analogo a
quello dei calcestruzzi, provoca il rilascio di fibre di amianto con
interessamento di spessori più o meno elevati. Tutto ciò è particolarmente
grave per la pericolosità tipica dell'amianto e rende necessari trattamenti
adeguati ogni volta che si interviene. L'incapsulamento, bloccando la
dispersione dell'amianto, permette di conservare la copertura. Con prodotti
elastomerici si ottiene anche un'efficace impermeabilizzazione.
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