RISSA AD AVELLINO
Dopo lunghi anni di lavaggio del carattere delle masse,
comprese quelle caudine, siamo arrivati all’invasione pratica e forzata. Orde
di stranieri stanno sbarcando in Italia e le conseguenze di questa strana operazione
umanitaria tra breve saranno presenti anche nella tranquilla e ospitale Valle
Caudina. Nessuno mette in dubbio i valori dell’accoglienza e del sostegno
umanitario, sia chiaro.Però, sorge qualche legittima perplessità sul pericolo
di speculazione economica e politica sulle tragedie altrui. Gli immigrati, ora
chiamati “migranti” per dare l’impressione che il passaggio non sia permanente,
sono trattati come bestiame. Chi permette la tratta di questi nuovi schiavi?
Chi sostiene, in buona fede, l’apertura totale e l’accoglienza
perpetua non percepisce l’enorme disagio di questa immigrazione di massa ed è
complice, inconsapevole, della situazione caotica e inumana che stanno vivendo gli
stessi migranti, vedi la situazione di Ventimiglia, dove migliaia di esseri
umani vengono quotidianamente bloccati alla frontiera e rispediti celermente in
Italia. La Francia, la Spagna e altri Stati europei chiudono le porte e se ne
fregano del grido d’aiuto di popoli sfruttati, guarda caso, dal loro
capitalismo spietato ed armato. I migranti sono spesso abbandonati a se stessi,
con pochi controlli, in condizioni igieniche pessime e senza meta. Rischiano di
creare disordini, causati da questo buonismo che non guarda in faccia alla
realtà dei fatti e cerca disperatamente di nasconderla. Lo Stato Italyano non è
all’altezza di gestire la situazione, ma la deve imporre. Sono i Prefetti a prendere
le decisioni, nonostante le sterili proteste dei Sindaci. Le casse di varie
cooperative private, come quelle della Caritas e affini, crescono a braccetto
delle entrate di Esseri Umani. La differenza è una: i laici pagano le tasse e i
religiosi no, a quanto pare. Grazie alla trasparenza sappiamo che il prezzo a
base di gara in tutta Italia è di 35 euro. Sì, si usano le gare d’appalto per fronteggiare
l’emergenza, altro che beneficenza, amore per il prossimo e tolleranza. In
provincia di Benevento, ad esempio, alcune gare sono state attribuite a 28 euro,
32,40 e 31,80 per ogni Essere Umano ospitato nelle strutture idonee alla
richiesta del Prefetto. E’ evidente che la gente corre in Italia anche per
approfittare della ghiotta situazione ed i poveri disgraziati rifugiati
politici sono sfruttati con cinismo. Stranamente anche la percentuale di
vecchi, bambini e donne è molto bassa rispetto agli uomini che appartengono,
dati alla mano, alla fascia d’età compresa tra i 16 e i 30 anni. Gli esodi del
passato erano ben diversi. Intanto, i disordini crescono.
Un episodio del genere si è registrato ad Avellino, ma la
notizia di appena due giorni fa, stranamente, non ha avuto alcun risalto sulla
stampa locale. Lo Schiaffo 321 riporta l’articolo
schiaffo di Laura De Nisi che deve spingere alla riflessione, senza
condizionamenti fuorvianti.
«Ad Avellino vivo bene, mi sento avellinese ma per colpa dei
miei connazionali adesso mi vergogno di camminare per strada».E’ la denuncia di
Papis Koma quando è andata in scena una vera e propria rissa tra immigrati
davanti alla sede della Prefettura dove un gruppo di cittadini nordafricani
protestava a causa della presunta mancata fornitura di documenti e cibo. Questo
ha fatto infuriare Papis Koma, giovane immigrato da diversi anni residente ad
Avellino dove lavora e ha famiglia. Papis ha cercato di spiegare ai propri
concittadini che non era quello da loro adottato lo strumento giusto per vivere
meglio in Italia.
«Ho cercato di fargli capire che ciò che stavano facendo non
era la cosa giusta – ha spiegato ai microfoni di Più Economia Papis Koma - .
Non è una battaglia intelligente. Le persone intelligenti combattono in un
altro modo. A causa di tali comportamenti immigrati che vivono in Italia da
anni non possono più camminare a la testa alta. Dovrebbero ringraziare di
essere stati salvati dal mare. Qui ci sono persone che guadagnano pochi euro al
giorno ma sono felici in Italia con le proprie famiglie. Nessuno di loro ha mai
fatto cose del genere. Devono capire che chi vuole stare qui deve lavorare ma
non stare in mezzo alla strada a chiedere l’elemosina. Io mi sento avellinese e
mi vergogno».
Lo Schiaffo 321 apre al dialogo costruttivo, libero e
intelligente. Contattateci per dire la vostra su questa delicata tematica che
pian piano sta arrivando alle porte delle nostre case. Noi cerchiamo di difendere
i diritti dei Cittadini Italiani, prima di tutto e tutti, e siamo per il blocco
totale dell’immigrazione/speculazione. Siamo favorevoli, invece, agli aiuti internazionali
concreti e lungimiranti a chilometro zero, non alle viscide trame assetate di
vil danaro.
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